
Non si placano le polemiche in seguito all’allagamento subito dalla città di Milano con lo straripamento del fiume Seveso.
Il capoluogo lombardo, infatti, dopo ore ininterrotte di pioggia battente ha dovuto fare i conti con strade invase dall’acqua, scantinati e cortili interni allagati. Molte le famiglie che non possono muoversi dalla propria casa ed anche il traffico è in tilt poiché la metropolitana Istria e l’intera linea della metro Lilla sono state chiuse.
Per finire, un blackout elettrico, durato qualche ora, ha fatto saltare almeno dieci centraline. Com’è giusto che sia, dopo questa mal gestione del meteo e la mancata allerta, sono partite le polemiche.
Se la Provincia afferma che non si poteva fare nulla, il bersaglio principale delle polemiche è il sindaco Pisapia. Parole di scusa quelle del sindaco meneghino che ha affermato “Vi assicuro che se fossimo stati avvisati per tempo avremmo lanciato l’allerta meteo”.
Repentina la risposta di alcuni consiglieri di minoranza presenti a Palazzo Marino. In segno di protesta hanno indossato maschere e boccagli. Infatti, l’amministrazione comunale è a conoscenza, da anni, del problema del fiume Severo che ha creato, altre volte, disagi tra le vie cittadine.
Milano si prepara ad ospitare l’Expo 2015, ma i cittadini si sentono abbandonati al loro destino ed, ora che si teme che anche il fiume Lambro straripi, riempiono la città con striscioni con le scritte “Meno piste ciclabili più scolmatori”. Da parte sua, Pisapia ha sostenuto che verrà fatto il possibile per risarcire i danni causati dal maltempo.