
Percosse, somministrazione di farmaci scaduti oppure errati, insulti ai pazienti e conseguente salto dei pasti.
Sono queste alcune delle accuse rivolte a due operatrici che lavoravano presso la casa di cura “Villa Clara” di Vaprio d’Adda (Milano) dove vengono ospitati malati anziani al costo di 2500 euro al mese.
Le due donne sono state messe ai domiciliari ed interdette dall’esercizio della professione per maltrattamenti ed abbandono di incapace (molti degli anziani presenti nella clinica, infatti, soffrono di demenza senile). Un episodio su tutti è avvenuto poco prima del loro fermo: un’anziana signora, in seguito ad una caduta, si è procurata la rottura del femore. Nonostante le urla strazianti, sono passate quattordici ore prima che l’anziana venisse soccorsa per concordare, poi, una versione comune da fornire ai familiari dell’ospite di Villa Clara.
Altri, invece, venivano picchiati se osavano ribellarsi o ingiuriati senza alcuna pietà. Insomma, i dieci anziani vivevano nell’abbandono più totale, in una situazione insostenibile. L’indagine condotta dal pm Luca Gaglio ha fornito, tramite gli assistenti sociali, un sostegno psicologico per i malati maltrattati che sono stati, poi, trasferiti presso altre case di cura. La Guardia di Finanza di Gorgonzola, oltre ad aver arrestato le due operatrici, ha rinviato a giudizio altre quindici persone del personale ed un medico.