Il “triathlon” è uno sport multidisciplinare individuale, dal 1988 ufficialmente riconosciuto dal CONI. Dal 2000 è specialità olimpica maschile e femminile. Si articola su tre prove: nuoto, ciclismo e corsa. Si parla di “duathlon” quando vengono praticati corsa e ciclismo, mentre il “triathlon invernale” concerne corsa, bici (mountain bike) e sci di fondo.
Nel febbraio del 2011 il Comitato Paraolimpico Italiano ha riconosciuto il triathlon come Disciplina Sportiva associata, delegando alla Federazione Italiana Triathlon tutte le attività inerenti lo sviluppo e la promozione del Paratriathlon in Italia. Le gare di triathlon coinvolgono persone normodotate e diversamente abili, che gareggiano insieme.
Tanti i campioni del paratriathlon, tra cui citiamo Gianni Sassi e Manuela Migliaccio. [divider]
Per quanto riguarda le attrezzature, però, quelle per diversamente abili costano molto di più, e fondamentalmente senza una giustificazione valida e reale. Scarseggia anche la comunicazione e l’informazione su bandi, iniziative, Associazioni e, in primis, sull’importanza del messaggio che lo sport è di tutti e per tutti. Nel 2013 il Comune di Napoli e la Fondazione Prosolidar misero in palio 12 protesi per poter camminare e 12 per poter correre. Furono solo tre i campani ad usufruirne perché la notizia non girò: Agostino, Domenico e Giuseppe, poterono così partecipare alla “Maratona Fun” di Roma del 17 marzo 2013, dove vinse il 29enne etiope Getachew Terfa Negari, mentre per la categoria Handbike si aggiudicò il premio Alex Zanardi.
Linkazzato.it ha intervistato l’avvocato Neil Mac Leod, Project Manager Settore Paratriathlon, presso la Federazione Italiana Triathlon.[divider]Guarda l’intervista a Neil MacLeud