
“Fermo da una vita”, il libro autobiografico di Luigi Battilo, pubblicato nel 2011, sarà presentato domani, giovedì 6 febbraio 2014 alle ore 18.30, presso il salottino del Chiaja Hotel de Charme, sito in Via Chiaia 216 (1^ piano). L’evento coordinato dal docente e critico Claudio Finelli, prevede l’intervento di Mario Gelardi, editore; Eduardo Savarese, autore della nota al libro e Luca Trapanese, Presidente di “A Ruota Libera Onlus”. I reading saranno a cura di Carlo Caracciolo. Luigi Battilo muore il 12 ottobre 2012; era affetto da sclerosi multipla a remissioni dal 1990. Si ammalò appena finì le vacanze post diploma di maturità. Narra la sua vita, le sue emozioni, i suoi sentimenti, le sue riflessioni e gli inevitabili dolori di chi è costretto, proprio sin dall’età adolescenziale, a vivere su una sedia a rotelle e dunque in una condizione di immobilismo del corpo, ma non della mente. [divider]Si può ripensare a quelle famose catene di cui parlava Platone, che costringono l’uomo a non uscire dalla caverna: il corpo inteso come vincolo, come prigione dell’anima. Luigi Battilo ha combattuto questo status raccontandosi agli amici, tra cui Eduardo Savarese, che ne hanno trascritto i pensieri raccogliendoli in questo volume di 80 pagine, edito da Caracò e il cui prezzo è di 12 euro. “Fermo da una vita” è dunque, in realtà, un testo con cui bisogna riflettere e da cui è necessario trarre insegnamento; soprattutto se ci si ricorda di una dichiarazione dell’autore, che riportiamo letteralmente: «Non posso ritenermi contento delle rinunce fisiche alle quali sono costretto, ma sono senza dubbio un uomo felice».[divider]