

La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale l’attuale legge elettorale, il Porcellum. Bocciati quindi tutti e due i punti al vaglio della Corte ossia il premio di maggioranza e le liste cosiddette bloccate. “La Corte costituzionale – si legge in una nota ufficiale- ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza (sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica) alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”.
A tal proposito si esprime anche la costituzionalista Michela Manetti al GR3 che alla domanda in merito alla legittimità ad occupare gli scranni parlamentari dice che “questa è una stupidaggine, senza offesa per nessuno. Perché il fatto che venga dichiarata illegittima la legge non toglie assolutamente validità alle elezioni che si sono svolte in precedenza e neppure toglie validità agli atti che ha adottato il parlamento nel frattempo”.
Ma se sono illegittimi i parlamentari è illegittima anche l’elezione del Presidente della Repubblica – eletto proprio dagli illegittimi di cui sopra – e lo sono anche tutti gli atti che sono usciti dalle Camere. Ma soprattutto è illegittima anche la Corte Costituzionale che dichiarato illegittimo tutto il resto visto che per un terzo i componenti sono scelti dal Presidente della Repubblica ed un terzo dal Parlamento in seduta comune. Tutti illegittimi quindi?
Dal Porcellum al Bordellum.
Emanuela Nicoloro