Che cos’è la violenza sulle donne?
La violenza sulle donne è una situazione ancora ricorrente. Secondo i dati le donne vittime di violenza dal 1 gennaio 2023 al 23 dicembre sono 113.
113 non è solo un numero
113 è apparentemente solo un numero, ma se lo analizziamo noteremo che al suo interno ci sono 113 nomi di donne, che hanno perso la propria vita per conto di altri. Donne alle quali è stata strappata la propria vita e che sono state private di una scelta. Donne che hanno perso la propria libertà, pur non avendola mai avuta.
Non è ancora cambiata la storia
E’ da quando ne ho memoria che sento continuamente storie di donne che hanno subito una qualche tipo di violenza, che sia una molestia o addirittura la morte. Molte di queste donne sapete cosa pensano? Che sia tutta colpa loro.
Il pensiero delle donne
“E’ colpa mia se mi ha dato una pacca sul sedere, la prossima volta metterò dei jeans meno attillati. E’ colpa mia se mi ha fissato il petto, la scollatura era troppo evidente, d’ora in poi indosserò qualcosa di molto più coprente, è colpa mia se mi ha baciata, il mio rossetto era troppo provocante, non lo metterò più. È colpa mia se l’altro giorno mi ha picchiata, ero tornata a casa due minuti più tardi dell’orario da lui stabilito e ora ho messo un vestito troppo corto per uscire a cena con lui. Ha detto che poi gli altri uomini mi guarderebbero troppo, potrebbero fare dei pensieri, dei commenti su di me, ed io, sono solo sua, lui lo fa per proteggermi perché mi ama. È colpa mia se sono stata violentata sessualmente, avevo una gonna troppo corta ed in più stavo bevendo, non era lucida, me la sono cercata”.
E’ davvero colpa di noi donne?
Questo come dicevo prima è ciò che pensano la maggior parte delle donne che subiscono violenza, ma perché? Perché dovrebbe essere colpa mia se mi hanno dato una pacca sul sedere, se mi hanno fissato il seno, se mi hanno baciata, se mi hanno picchiata, se mi hanno stuprata, violentata, forse perché ho messo dei jeans attillati? O perché la mia scollatura era troppo evidente? Perché il mio rossetto era troppo provocante? Magari perché ho ritardato di due minuti o perché stavo mettendo un vestito troppo corto? O perché la mia gonna è troppo corta o perché stavo bevendo (come fanno tutti) ?
Perché ciò accade?
Ma perché? Perché qualcuno dovrebbe sentirsi autorizzato a farmi o dirmi qualcosa per questo? Io non ero d’accordo, io non volevo mi facessero ciò che mi hanno fatto. Ho messo quei dannati jeans perché mi piacevano, perché mi stavano bene. Li ho messi per me stessa, non li ho messi per essere guardata o per ricevere una molestia. Nonostante ciò, si sono sentiti in dovere di guardarmi o toccarmi.
In che mondo viviamo?
Viviamo in un mondo nel quale se ci si veste in un determinato modo, se ci si trucca in maniera più “evidente”, se ci si comporta in un modo “non adatto”, allora gli altri vedendomi sono automaticamente autorizzati a mettermi le loro mani addosso o a fissarmi, o a farmi “fischi”. Ma il punto è che non esiste alcun consenso. Tutto ciò che loro considerano voluto anche da noi donne in realtà non lo è. E’ voluto solo da loro perché sono loro a provare desiderio e noi donne invece possiamo solo farci desiderare, perché noi come interesse primario abbiamo questo.
La mentalità delle persone retrograde
Questa è la convinzione delle persone che hanno una mente patriarcale. Questa mentalità porta le persone a non chiedere il consenso, bensì a darlo per scontato quando in realtà non lo è.
Quindi ogni volta noi donne continuiamo a trovarci in situazioni nelle quali non veniamo ascoltate o il nostro volere non ha importanza o diventiamo solo un oggetto.
Io mi chiedo: quand’è che tutto questo finirà?

