
Perché i bisogni nascono dalle necessità e quella del Nuovo Teatro Sanità è di fare del teatro uno strumento di espressione, un amplificatore della necessità di essere politici contro ogni forma estrema di fascismo, a favore dell’accoglienza, di un circolo inclusivo, da cui prende il nome anche la sesta stagione del teatro di Piazza San Vincenzo, presentata alla stampa lo scorso 20 settembre,
“Circle – il teatro di porta lontano” questo è il nome scelto per la sesta stagione del Nuovo Teatro Sanità, che quest’anno aspira a realizzare un nuovo percorso in direzione del teatro internazionale. La stagione 2018-19 si basa su un’idea progettuale, fatta di relazioni, scambi, connessioni, che vanno a costruire un’idea di teatro partecipativa.
Dunque, come ribadisce Mario Gelardi, direttore artistico, l’ idea nasce in stretta relazione con il progetto “Circle Festival”, realizzato con il sostegno di MIBAC e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”, che ha permesso di fare del palcoscenico di piazzetta San Vincenzo un piccolo osservatorio sul teatro europeo. “Circle Festival” nasce con l’obiettivo di diffondere la drammaturgia europea, attraverso la traduzione, la messa in scena e la pubblicazione di nuovi testi teatrali provenienti da quattro nazioni: Germania, Spagna, Grecia, Italia. Gli spettacoli realizzati saranno parte integrante della stagione teatrale dell’ntS’ e andranno in scena da settembre a gennaio.
Circle Festival
E ad aprire la stagione il 28 settembre sarà proprio “Brucia l’Europa”, scritto da Mario Gelardi, che ne cura anche la regia. Lo spettacolo diviso in quadri, ispirati a clamorosi atti terroristici, “Brucia l’Europa” racconta le vicende da insoliti punti di vista: non si narra la paura, ma il grottesco che genera nelle nostre vite.
Dal 12 al 14 ottobre, si prosegue con “Il viso di un altro” dell’autore greco Jannis Papazoglou (traduzione di Giorgia Karvunaki), con Giulia Visaggi e Marcello Manzella e la partecipazione di Armando De Giulio, per la regia di Gianni Spezzano. Si prosegue, dal 19 al 21 ottobre, ancora con un autore italiano, Fabio Casano, che presenta “Patroclo e Achille”, spettacolo che vede in scena Giampiero De Concilio e Alessandro Palladino, diretti da Gennaro Maresca.
Il 23 dicembre, dopo il debutto tedesco al teatro Kholenpott di Herne, va in scena “I kiwi di Napoli” dell’autore tedesco Philipp Löhle (traduzione di Maria Carmen Morese e Anita Schnierle) l’adattamento e la regia di Carlo Geltrude, la direzione artistica di Mario Gelardi. Gli spettacoli di Circle Festival si concludono con “La testa sott’acqua”, in scena dall’11 al 13 gennaio, della drammaturga catalana Helena Tornero (traduzione di Alessio Arena) per la regia di Riccardo Ciccarelli.
Stagione teatrale 2018-2019
Si parte il 6 e 7 ottobre, con un giovane artista del quartiere Sanità che divide la sua vita tra l’Italia e la Spagna, Alessio Arena, che presenta “La sirena di New York – Vita e mito di Gilda Mignonette”, tratto dal suo romanzo “La notte non vuole venire”, in scena, Cristina Donadio, Arcangelo Michele Caso (elaborazioni musicali e violoncello), Alessio Arena (voce e chitarra) e Giovanni Sanarico (secondo violoncello).
Il 2, 3 e 4 novembre si prosegue con “Ma come si fa?”, performance teatrale scritta e diretta da Luciano Melchionna, con Adelaide Di Bitonto, Sara Esposito ed Eleonora Tiberia. Ancora il 17 e 18 novembre va in scena “100 volte sì”, drammaturgia e regia Peppe Fonzo, interpretato da Roberto Azzurro. Mentre il 24 e 25 novembre ritorna a Napoli “Il caso Braibanti” di Massimiliano Palmese, con Fabio Bussotti, Mauro Conte e le musiche composte ed eseguite live da Mauro Verrone, per la regia di Giuseppe Marini. L’1 e 2 dicembre sarà la volta de “L’archivio delle anime. Amleto”, un progetto di Naira Gonzalez e Massimiliano Donato, con Massimiliano Donato, in scena, anche i burattini di Edgar Gonzalez. Il 19, 20 e 21 gennaio, sul palco di piazzetta San Vincenzo, va in scena “Scarti di paradiso”, di Alessandra D’Ambrosio e Diana Del Monaco, interpretato dalla stessa D’Ambrosio per la regia di Gianfelice Imparato.
Il 1, 2, 3 febbraio, va invece in scena una storica compagnia nata a Napoli ma trapiantata a Firenze, I Chille della Balanza con “L’amore è il cuore di tutte le cose”, scrittura scenica e regia Claudio Ascoli, con Eleonora Angioletti, Francesco Gori e Matteo Pecorini. Ritorna al Nuovo Teatro Sanità la compagnia Manimotò, che il 9 e 10 febbraio presenta ”Il grattacielo degli animali”, liberamente tratto da “La conferenza degli animali” di Erich Kästner, di e con Matteo Garattoni, Sara Magrin e Ariela Maggi, che ne cura anche la regia.
Il 16 febbraio sarà la volta della compagnia Biancofango con “In punta di piedi”, drammaturgia e regia Francesca Macrì e Andrea Trapani, con Andrea Trapani; il 23 e 24 febbraio, Massimo Odierna porta in scena “Posso lasciare il mio spazzolino da te?”, con Vincenzo d’Amato, Vera Dragone, Luca Mascolo, Alessandro Meringolo. Si riprende l’1, 2 e 3 marzo con Teatri Uniti, che porta al Nuovo Teatro Sanità “Eternapoli”, tratto dal romanzo “Di questa vita menzognera” di Giuseppe Montesano, nell’adattamento di Giuseppe Montesano ed Enrico Ianniello, interpretato da Enrico Ianniello. Il 16 e 17 marzo arriva la drammaturgia siciliana di Tino Caspanello, che presenta per la prima volta a Napoli “Sira”, interpretato dallo stesso Caspanello e da Tino Calabrò, per la regia di Cinzia Muscolino. Mentre il 23 e 24 marzo sarà la volta de “La commedia degli errori”, diretta da Eugenio Allegri, nel libero adattamento per due soli attori del testo di William Shakespeare di e con Daniele Marmi e Alessandro Marini.
Il 29, 30 e 31 marzo, si dà spazio alla compagnia giovane Collettivo LunAzione, che presenta “Ave”, progetto e regia di Eduardo Di Pietro, con Martina Di Leva, Alessandro Errico, Giulia Esposito, Cecilia Lupoli, Monica Palomby. Si prosegue il 5, 6, 7 aprile con “Prove (Rewind)”, testi di Juana Lacorazza, Guerassim Dichiliev, Sergio Longobardi, Costantino Raimondi e Oscar Valsecchi, che vede in scena Guerassim Dichiliev, Sergio Longobardi, Costantino Raimondi, Oscar Valsecchi, Fiorenza Raimondi e Tata Barbalato; l’ideazione, la regia e la drammaturgia corporea sono di Costantino Raimondi.
Il 12, 13, 14 aprile va ancora in scena un’opera di Costantino Raimondi, che presenta “Monologo con valigia”, testo e pantomime di Guerassim Dichliev, con Guerassim Dichliev, Fiorenza Raimondi, Costantino Raimondi. Il 4 e 5 maggio la compagnia Mutamenti\Teatro Civico 14 di Caserta presenta “Di un Ulisse, di una Penelope” di Marilena Lucente, con Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli, per la regia di Roberto Solofria.