
Era il 1991 quando il mitico Kurt Donald Cobain (voce e chitarra), Dave Grohl (batteria), Krist Antony Novoselic (basso), la band Nirvana pubblicò l’album che entrò prepotentemente nella storia del rock: Nevermind. Il disco raggiungerà il primo posto nelle classifiche statunitensi, mentre la band era in tournè in Italia. Il tormentone nelle radio mondiali di quella stagione fu il brano estratto dall’album “Smells Like Teen Spirits”, e i brani che seguirono portarono alla ribalta lo stile Grunge (sound ruvido e crudo) che all’epoca era alquanto sconosciuto. I massimi esponenti di quel filone erano stati i Sonyc Youth.
Una svolta nella storia del rock
L’album cambiò radicalmente la storia del rock con un nuovo sound creato dai Nirvana mescolando il grunge con il rock. L’album volò al primo posto nelle classifiche statunitensi. .
Sta di fatto che Kurt Cobain e compagni, riuscirono velocemente a capovolgere gli stilemi musicali imponendo un sound accattivante, meno popolare e coinvolgente del pop di quel periodo. Infatti, il loro sound crudo, rumoroso, ma condito da testi della vita di Cobain e dalla sua voce particolare, graffiante, riesce ad avere un impatto semplice e immediato col pubblico. La sua inseparabile fender Jaguar accompagnerà l’artista dalle composizioni ai concerti live, e alla produzione in studio dei soli tre dischi dei Nirvana.
Kobain si ricovera e tenterà il suicidio
Al successo mondiale seguirono come sempre le contraddizioni e critiche di quel grunge poco commerciale nel decennio antistante. L’atteggiamento di Cobain non sarà molto favorevole al cospetto del pubblico: dedito all’eroina, col susseguirsi di ricoveri in cliniche per problemi di stomaco che porterà contrasti evidenti col resto della band e, alcuni anni dopo, il suicidio.
Il disco prodotto dai Nirvana e da Butch Vig, è composto da 12 tracce meravigliose; i testi sono di Kurt Cobain e la musica scritta insieme con la band. I brani di maggiore impatto oltre che il suddetto “Smells Like…”; le ballad :“ In Bloom”, “Come as You Hare”,(una travolgente melodia che si frammenta col rock della chitarra di kurt) “Lithium”, “Polly”, (un riff alla chitarra molto grintoso) “Stay Away” (dal suono hard e ferrigno) per concludere con “Something in the way” (una reminescenza beatlesiana col testo malinconico di Cobain, il quale narra la sua difficile adolescenza passata sotto i ponti).
La copertina del disco simboleggia la vita agli albori, un tema ricorrente questo anche nel terzo e ultimo album dei Nirvana “In Utero” del settembre 1993. La copertina di Nevermind raffigura un neonato che nuota per prendere i soldi che precipitano nell’abisso. Una nuova vita che sembra annunciare l’epilogo di una musica nascente che farà breccia nel cuore dei giovani con un successo intramontabile.