
E’ un momento straordinario per il Napoli e per i napoletani. Dopo la sofferta vittoria contro il Sassuolo, di ieri sera, per 3 a 1, che ha consolidato il primato degli azzurri in classifica, il risveglio dei protagonisti del match, è stato idilliaco. Aurelio De Laurentiis, intervistato ai microfoni di Sky, nel post partita, ha dichiarato di essere “molto soddisfatto per la prestazione della squadra, che, nel complesso, ha combattuto, con tenacia ed ha condotto magistralmente in porto, una sfida, tutt’altro che semplice”.
Negli ultimi anni, nonostante i progetti di internazionalizzazione e di crescita del club, non si erano mai sfiorati, “picchi” di passione, tanto elevati, come in questo periodo. In ogni angolo della città si “sogna”, si spera che “il meglio debba ancora venire” e per esorcizzare, qualsiasi ansia, legata ai “risultati”, si ricorre ad una formula magica, vincente, che trova il proprio minimo comune multiplo, nel consueto coro, “un giorno all’improvviso”, che oramai, da inizio stagione, accompagna, gli ultimi minuti, di ogni sfida casalinga degli azzurri.
La sontuosa interpretazione, del coro, intonato a squarciagola, da migliaia di tifosi, desta le ammirazioni di una platea, infinita di spettatori, sia in Italia, che in Europa. C’è chi paragona, il San Paolo, al Monumental di Buenos Aires, o al Maracanã di Rio de Janeiro, o chi semplicemente, come il quotidiano iberico, As, rende il proprio tributo, alla gente di Napoli, con una definizione, molto accattivante e veritiera: ”Un giorno all’ improvviso , colonna sonora di emozioni uniche, per una squadra vincente”. Insomma, questo coro, piace davvero a tutti, e ci auguriamo che possa essere cantato, ancora a lungo, con la stessa intensità dai tifosi, della città, che sorge, sotto le pendici, del Vesuvio.