
Sabato scorso, presso Palazzo Celentano in San Marzano sul Sarno, si è tenuto l’evento di celebrazione del 20′ anniversario del riconoscimento della Dop al pomodoro San Marzano dell’agro-sarnese nocerino, organizzato dal Consorzio di tutela presieduto da Tommaso Romano e articolato in più sessioni. Due i momenti clou. L’intervento di uno dei più noti oncologi italiani al mondo, Antonio Giordano, il cui nome rimanda a tante battaglie per la Terra dei Fuochi. Il medico ha illustrato le indicazioni provenienti da alcuni studi oggi in corso sulle proprietà antitumorali del pomodoro San Marzano e in particolare sulla sua capacità antiproliferativa.
E poi la relazione di Luigi Cerciello Renna, docente dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale in Salerno e presidente del centro studi “AgriEthos”, ha lanciato una proposta che ha destato l’interesse di tutti i convenuti: “Ritengo che, sulla base dell’analisi di tutte le norme vigenti in materia agricola e ambientale, vada accordato anche al territorio del pomodoro San Marzano Dop il riconoscimento legislativo di patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nazionale, così come è avvenuto per i territori ulivetati e viticoli del Paese.
Sarebbe una misura coerente con l’incredibile storia intragenerazionale legata alle caratteristiche uniche di questo prodotto coltivato e trasformato in un’area che comprende una quarantina di comuni campani e massimamente espressivo nel mondo del Made in Italy agroalimentare. Una misura che rafforzerebbe la tutela del prodotto stesso e le aspettative di sviluppo economico della laboriosa comunità di riferimento.”