
“QZ6: I COLORI DELLA FOLLIA”, scritto e diretto da Ciro Pellegrino, interpretato da Maurizio D. Capuano, Ilaria Incoronato, Noemi Giulia Fabiano, Paolo Gentile, Vittorio Passaro, Marco Serra, in scena alle ore 21.00 dal 7 al 10 novembre a Napoli, presso il Circolo Arcas Teatro.
I reietti sono tutti quelli che la collettività esclude per due motivazioni: non sa rapportarsi ad essi, (il disagio comporta quindi l’allontanamento), e perché non sono produttivi, non sono “socialmente utili”. Dunque inutili. È più facile e comodo scostarli, ignorarli, attraversarli come se fossero fantasmi ma non conoscerli e tendere loro una mano. Basterebbe uno sguardo talvolta, solo un misero gesto o un occhio di riguardo. «Normalità e diversità, uguaglianza e discriminazione, lucida follia e dissennato conformismo si incontrano e si scontrano in un manicomio», sono queste le parole dell’autore nel commentare e descrivere quest’opera dal tema complesso e sempre attuale. Matto è chi non rientra nei canoni culturali e sociali, chi non ragiona come la massa, chi fuoriesce dagli schemi. Una linea sottile separa la normalità dalla follia, un confine labile che comporta la possibilità di essere inclusi o esclusi da un insieme. Alda Merini, nel 1986, scrisse in L’altra verità: “Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini”. In poche parole, uno spettacolo volto a dar voce a chi non ne possiede e ascolto a chi non è sentito.
Francesca Saveria Cimmino