
Non solo buone nuove. Gli sviluppatori di WhatsApp – l’applicazione di messaggistica istantanea che ha soppiantato i vecchi sms – hanno in serbo novità non propriamente piacevoli, almeno per chi è in possesso di smartphone con sistemi operativi obsoleti. Oltre all’attesa funzione Revoke, quale permetterà di eliminare un messaggio inviato erroneamente entro 5 minuti, il lancio dei prossimi aggiornamenti, il 30 giugno, manderà infatti in pensione numerose versioni sia Android che iOS e Windows Phone.
Dopo 7 anni dalla sua immissione sul mercato, WhatsApp – utilizzata, oggi, da oltre 1,2 miliardi di utenti in tutto il mondo – non funzionerà più sui seguenti modelli di cellulare: Windows Phone 7, Nokia S40, Symbian S60, Blackberry 10, Blackberry OS (modelli Q10, Q5, Z10), LG Optimus L3 Dual, Alcatel One Touch 983, iPhone 3GS, Huawei Ascend Y201, Huawei Ascend Y100 ed Y200.
«Quando abbiamo lanciato l’app, nel 2009, – spiega il Team Assistenza WhatsApp – il 70% del mercato degli smartphone era costituito da BlackBerry e Nokia e servizi come l’App Store o Google Play erano ancora pressoché sconosciuti. Queste piattaforme non offrono più il tipo di performance di cui avremo bisogno per espandere le funzionalità della nostra applicazione in futuro».
Gli informatici di Mark Zuckerberg consigliano, pertanto, di «aggiornare a una versione più recente di Android con OS 2.3.3+, Windows Phone 8+, o iPhone con iOS 7» e successivamente «reinstallare WhatsApp e verificare il proprio numero di telefono sul sistema operativo aggiornato. L’azienda ricorda, inoltre, che «WhatsApp può essere attivata solo con un numero di telefono e su un solo dispositivo alla volta» e che «attualmente non è possibile trasferire la cronologia delle chat da una piattaforma all’altra». Eppure un modo per ovviare al problema e non perdere le vecchie conversazioni esiste: è sufficiente inviare il contenuto della chat in allegato ad un indirizzo e-mail.