
L’arte cade a pezzi. A Napoli poi succede nel vero senso della parola. Ieri, infatti, un pezzo della storica villa d’Elboeuf è caduta sui binari della linea Napoli-Portici, la più antica d’Italia. La villa fu fatta costruire nel 1771 e si sviluppava su due piani, con una loggetta dalla parte del Vesuvio e due terrazze sul mare, una verso Torre del Greco e una verso Napoli. A cadere sono stati i solai nell’area che dà verso il porto del Granatello, un muro di quattro metri per quattro, precipitato sui binari che ha tranciato i cavi di alta tensione e ha ovviamente, mandato in tilt la circolazione. Per ripristinare la circolazione potrebbero volerci alcuni giorni, e per questo sono stati attivati bus sostitutivi Napoli-Salerno. I treni della fascia costiera sono stati instradati sulla linea Monte del Vesuvio. [divider]Due piccioni (d’eccellenza) con una fava. Negli ultimi anni, purtroppo, il degrado e l’abbandono sono le due parole chiave di riferimento per una delle 122 ville posizionate nel cosiddetto Miglio d’Oro, e proprio per questo lo scorso marzo la villa è stata messa all’alta e venduta per 4 milioni di euro a imprenditori che stavano organizzandone in questi mesi il restauro. Tutto questo sotto gli occhi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Marrone che, non avendo la cifra a sua disposizione, non ha potuto evitare il peggio non potendo esercitare il diritto di prelazione. Quello che è successo ieri è la sintesi chiara di ciò che sta interessando i beni artistici e culturali afflitti dall’incapacità dei pubblici poteri di reperire le risorse per tutelarli.
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