
Dopo la gara d’appalto per la sponsorizzazione, è la volta di scegliere l’impresa che si accollerà l’intervento di “restyling” di uno dei monumenti più famosi della città lagunare.
In questi giorni il Comune di Venezia ha dato il via alla gara d’appalto tramite bando per un importo di tre milione e settecentomila euro per il restauro del Ponte di Rialto; pressoché certa la partecipazione di tutte le imprese del settore, considerato il prestigio della commessa.
Le offerte dovranno pervenire entro il 20 gennaio e il 22 si apriranno le buste: il vincitore verrà decretato sulla base dell’offerta economica, il ribasso d’asta rispetto al prezzo di gara, per un 25%, mentre per il restante 65%, si valuterà l’offerta tecnica: qualità del restauro, organizzazione e allestimento del cantiere, con un punteggio riservato persino alla comunicazione.
Nel 2012 ad aggiudicarsi la gara d’appalto per la sponsorizzazione del restauro del ponte cinquecentesco più amato dai turisti a Venezia, al costo di 5 milioni di euro, fu la società Only the Brave il cui presidente è Renzo Rosso, patron di Diesel, nonché unico e solo partecipante. Chi vincerà la gara d’appalto per il restauro dovrà, perciò, assumersi anche l’onere della progettazione esecutiva dell’intervento finanziato quasi interamente finanziato dall’azienda capofila dell’imprenditore vicentino.
Stando al programma, i lavori dovrebbero iniziare già questa primavera e coinvolgeranno, in primo luogo, l’intradosso di pietra e la pavimentazione; pressoché in contemporanea saranno eseguiti i lavori sulle balaustre e paramenti lapidei. La scansione dei lavori in quattro blocchi dovrebbe garantire sempre la percorribilità, con minimo impatto sul traffico acqueo e pedonale. La fine dei lavori è prevista per i primi mesi del 2016.
Sul monumento progettato nel 1591 da Antonio da Ponte sono state avviate, nel 2013, una serie di indagini preliminari per constatarne lo stato di salute: indagini geotecniche sui terreni, sondaggi sulle fondazioni del ponte, oltre ad una prima ricerca di archivio avviata allo scopo di individuare disegni o testi utili a descrivere il sistema di fondazione del ponte.
Sono state avviate, inoltre, le campagne di rilievo ad alta definizione del ponte con l’ausilio del laser-scanner e proseguita anche con la scansione del fondale del Canal Grande e con le indagini subacquee, utili per comprendere lo stato conservativo delle parti sommerse, esposte all’azione delle correnti e delle eliche dei motori.
Tra gli interventi promossi e conclusi lo scorso anno, anche la pulitura delle superfici da scritte e graffiti, realizzata grazie al sostegno economico dei ventitre commercianti delle botteghe sul Ponte, che si sono accollati la spesa di ripulitura delle arcate lignee.