

Corre fortissimo il Napoli di Benitez che regala goal e spettacolo al pubblico accorso in massa al Bentegodi di Verona. Un tre a zero che non lascia repliche, al 90esimo saranno i numeri a parlare, con un Napoli sempre padrone del campo checchè ne dica il tecnico degli scaligeri Mandorlini.[divider]

Gli azzurri scendono in campo concentrati, probabilmente con in mente gli striscioni di giovedì che ricordavano loro che quella di Verona non era una semplice partita di calcio, ma era in gioco l’onore di un popolo da sempre bistrattato dal pubblico veronese. L’Hellas prova ad aggredire subito i partenopei, che controllano senza correre mai seri pericoli lasciando sfogare gli scaligeri per una ventina di minuti. Al minuto 25 il Napoli decide di rompere gli indugi e Higuain servito da Armero prova a girare violentemente verso la porta difesa da Rafael, ma il portiere brasiliano si oppone salvando il risultato. È il preludio al vantaggio azzurro che arriva due minuti più tardi: il “Pipita” serve sulla sinistra Mertens che entra in area con un destro a giro di pregevole fattura trova l’angolo più lontano facendo impazzire i circa 2.000 napoletani accorsi al Bentegodi.[divider]
[divider] Il Verona accusa il colpo e gli azzurri vanno vicini al raddoppio in un paio di circostanze, prima con Higuain il cui diagonale termina di poco a lato e poi con Callejon sul quale Rafael salva in corner. Il primo tempo scivola via così con l’altro Rafael, quello azzurro, a fare quasi da spettatore non pagante. Nel secondo tempo però c’è finalmente un po’ di lavoro anche per lui: al minuto 48 Iturbe lancia Toni tra le linee da solo davanti al portiere azzurro, ma l’attaccante scaligero si fa ipnotizzare e spara forte addosso a Rafael che sventa la minaccia. La partita si fa a questo punto molto bella con i gialloblu protesi in avanti alla ricerca del pareggio ed il Napoli che in contropiede cerca di sfruttare le praterie che l’avversario gli concede. Gli azzurri infatti vanno vicini al goal del raddoppio in diverse circostanze con Pandev il quale spreca prima da pochi passi calciando alto al volo e poi debolmente tra le braccia del portiere. Al minuto 66 Benitez decide di cambiare le carte in tavola e toglie lo sprecone Pandev inserendo al suo posto Lorenzo Insigne. Al minuto 72 la definitiva svolta della gara: Mertens lancia Maggio sull’out destro, il numero 11 azzurro la mette bassa al centro dove arriva puntuale l’accorrente Insigne che spedisce il pallone alle spalle di Rafael. Festa grande al Bentegodi che diventa ancor più grande per i partenopei, quando “il magnifico” nell’esultanza si porta le mani alle orecchie (come per dire: che c’è non vi sento più) facendo arrabbiare il pubblico di fede veronese che comincia ad insultarlo pesantemente. Non poteva scegliere momento migliore per sbloccarsi, Lorenzo, siglando così la sua prima rete in questo campionato.[divider]
[divider] La festa diventa tripudio quando al minuto 76 con un contropiede micidiale sull’asse Callejon–Insigne nasce il goal del definitivo 0-3: “il magnifico” prova a beffare Rafael sul secondo palo, il portiere brasiliano respinge il tiro proprio sui piedi dell’accorrente Dzemaili che deposita comodamente in rete.[divider]
[divider] Sul 3-0 il Napoli si limita ad amministrare controllando in scioltezza il possesso palla. Una vittoria strameritata per gli uomini di Benitez che permette al Napoli di mantenere invariati i distacchi da Juventus e Roma vittoriose a loro volta contro Cagliari e Genoa.