
Sequestrate dai Nas di Viterbo ed Ancona oltre 92.000 uova contaminate, 60.000 per alimentazione umana e 32.000 per alimentazione zootecnica oltre che 3 capannoni per allevamento con 27 mila galline ovaiole e un centro di imballaggio uova. L’Istituto Superiore Sanità:” In Italia non c’è rischio per la salute”.
Il comandante di Viterbo Adelmo Lusi, in seguito al sequestro , ha dichiarato che le uova contaminate fossero 53.000 destinate all’alimentazione umana e 32.000 ad uso zootecnico più 12 galline; Ad Ancona, 6.000 uova e 12.000 galline. I carabinieri dei Nas stanno ora valutando l’eventualità di una denuncia penale a carico dei proprietari degli allevamenti: i reati ipotizzati sono attentato alla salute e immissione in commercio di alimento adulterato.
Nella giornata di oggi, un nuovo sequestro ha coinvolto la provincia di Salerno: ad Atena Lucana i medici veterinari dell’asl di salerno hanno ritrovato uova contaminate da fipronil già imballate all’interno di un deposito all’ingrosso. Le uova erano state dapprima campionate nella provincia di Napoli.
La scorsa settimana è scattata l’allerta dell’Ue e il conseguente monitoraggio di uova, derivati e alimeniti sia esteri che nazionali. In Italia sono stati eseguiti 42 campionamenti nei supermercati e negozi privati da parte dei Nas mentre le asl regionali hanno eseguito altri 181 prelievi ai quali si aggiungono altri 60 sugli alimenti importati dai paesi interessati dall’allerta. Le indagini sulle campionature sono state eseguite dal laboratorio degli Istituti zooprofilattici di Teramo affiancato allo zooprofilattico di Lombardia ed Emilia Romagna. Per ora, i test hanno dato risultato positivo in due prelievi su 114.
Sulla dannosità del Fipronil, antiparassitario utilizzato per contrastare gli acari, non si hanno ancora prove certe ne si sono registrati effetti collaterali per l’assunzione occasionale dell’insetticida. Ancora non è chiaro però se il Fipronil sia dannoso in caso di assunzione continua e prolungata nel tempo da parte degli esseri umani. Se la presenza, dunque, in uova, latte e derivati resta sotto la soglia dei limiti minimi consentiti, non si dovrebbero temere effetti indesiderati.
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, afferma:”Non abbiamo minimizzato. In Italia non c’è rischio per la salute. La concentrazione della sostanza è così bassa da non comportare problemi di tossicità in bambini e adulti. Oltretutto non sono mai stati segnalati casi di intossicazione acuta e cronica nell’uomo legati all’assunzione di alimenti contaminati da trattamenti di uso veterinario”.