
Fiaccolata martedì 22 luglio 2025 – ore 21.00 in via Gobetti
Ad un anno dal terribile crollo del ballatoio della Vela Celeste per cui tre persone, Roberto, Margherita e Patrizia, morirono, lasciando attonita un’intera comunità e altre undici rimasero ferite, tra cui sette bambini, Scampia scende in piazza e lo fa per ricordare, ma soprattutto per continuare a stare al fianco di quelle famiglie che con quella tragedia hanno perso tutto. Una terribile tragedia che mise in luce le fragilità delle strutture delle Vele di Scampia, fatte di degrado e problemi di manutenzione, le stesse da noi denunciate per anni.
Stasera ci ritroveremo in via Gobetti alle 21.00 e cammineremo insieme fino alla Vela Celeste, per continuare a stare al fianco del nostro popolo.
Noi ricordiamo tutto. Il boato. Le urla. L’orrore. Ma anche quella solidarietà che travolse i cuori di tutti e tutte, una solidarietà coraggiosa, determinata, concreta, che raggiunse l’Università di Scampia , li dove una comunità sgomenta e terrorizzata per quanto stava accadendo ritrovò brandine, cibi a lunga conservazione, giocattoli per bambini, carta igienica, omogeneizzati. Quelle lacune istituzionali lasciarono il posto ad una rete straordinaria, travolgente, con pochissimi precedenti e per la quale non smetteremo mai di ringraziare artisti, associazioni, militanti, semplici cittadini.
Scampia sta cambiando. Portandosi dietro le ferite del crollo, il nostro quartiere si è recentemente lasciato alle spalle le macerie dell’abbattimento della Vela Gialla, avviandosi ad abbattere quella Rossa mentre iniziano a sorgere le sagome, come sogni al chiaro di luna, dei nuovi alloggi. Tutto ciò è stato possibile grazie al nostro sangue, al nostro sudore, alle urla nel megafono di Vittorio Passeggio e di tutti quelli che insieme a lui hanno lottato per restituire dignità a quella Scampia famosa in tutto il mondo per il tetro odore della morte, del malaffare. Rivendichiamo con orgoglio quanto fatto fino ad’ora e al nostro popolo promettiamo che porteremo a compimento questa straordinaria battaglia, condotta da donne e uomini straordinari con la schiena dritta, la testa ben alzata ed il cuore ricolmo di speranza.
Oggi, come un anno fa, non scenderemo sul terreno della polemica. La giustizia farà il suo corso e se qualcuno ha avuto delle responsabilità per i tragici avvenimenti dello scorso 22 luglio, ne risponderà nelle sedi preposte.
A noi oggi interessa solo ricordare chi non c’è più e rimanere al fianco di chi in un alloggio provvisoria aspetta ancora di poter tornare a casa sua.
Una casa che non dimenticherà mai nessuna e che continueremo a costruire mattone su mattone, dando corpo a quel quartiere fatto di servizi, cultura, aggregazione, attività sociali che tanto abbiamo agognato e che con tanta fatica, monitorando pedissequamente l’operato delle istituzioni, abbiamo intenzione di mettere su.
Scampia vuole tutto.
E, soprattutto, Scampia non dimentica.