
Treni soppressi nel salernitano e disagi per pendolari e turisti nell’ultimo weekend di primavera, proprio nel periodo che coincide con l’inizio dell’estate e del caldo torrido. E allora meglio attrezzarsi con acqua fresca e parasole se avete in previsione di viaggiare in treno dall’Agro verso il Cilento.
Dall’area Agro-Nocerino-Sarnese è praticamente impossibile raggiungere la stazione di Salerno via treno, infatti, la società Trenitalia ha soppresso tutti i treni da Nocera Inferiore verso Salerno e viceversa. Ma non solo, soppresse anche le linee che collegano le tratte: Mercato San Severino – Salerno via Irno, compresa la tratta di Salerno – Sarno via Mercato San Severino; un disagio che coglie davvero imprevisti i numerosi pendolari, che ogni giorno usano questi mezzi per recarsi al lavoro ed evitare il traffico che congestiona quotidianamente l’A30, Caserta Salerno.
I treni sono stati soppressi in previsione della chiusura delle scuole e della minore affluenza di pendolari , sostituiti da bus alternativi che sono stati messi a disposizione dei passeggeri per raggiungere le mete stabilite. Il servizio bus sarà attivo per i percorsi da: Salerno e Napoli Centrale, con fermate a Torre Annunziata Centrale, Salerno – Napoli con fermate intermedie su strada statale SS18, e Salerno – S. Severino. Il problema principale resta l’orario che rimane sempre inaffidabile e non garantisce nessuna puntualità sulla partenza o sull’arrivo. Un danno serio per coloro che devono timbrare il loro ingresso con il tesserino in ambienti lavorativi. La giustificazione che arriva dai responsabili di Trenitalia è la riqualificazione urbana necessaria su quel tratto di ferrovia che sembra essere un problema molto serio, che addirittura richiede tre mesi di sospensione del servizio; sperando che questo possa poi essere ripristinato davvero a Settembre e non oltre.
Certo, l’obiettivo di favorire e migliorare la vita dei pendolari sembra essere un’utopia, e la macchina sembra rimanere l’unico mezzo alternativo possibile per raggiungere il luogo lavorativo, nonostante i mille disagi. La speranza dei lavoratori, di rientrare a casa in un orario decente per poter passare anche quei pochi minuti con la propria famiglia, che ormai non si vede mai, se non a tarda sera, sembra lontana.
Trenitalia sta attuando molto bene il suo piano di ristrutturazione aziendale, cominciato già un po’ di anni fa e dovuto ai troppi tagli della politica. Il risultato è davvero deludente, molte stazioni della provincia di Salerno sono state declassate e tanti sono ormai i treni fantasma che appaiono e poi scompaiono dal tabellone delle partenze in troppe stazioni. Anche molte stazioni cilentane soffrono il disagio, come la stazione di Sapri che ha subito nel corso di questi anni, molti tagli per la diminuzione delle corse da e verso Napoli Centrale, in orari pomeridiani importanti per il rientro dei pendolari e dei turisti. E ora questi viaggiatori si ritroveranno a doversi fermare obbligatoriamente a Salerno, per poi continuare il loro viaggio verso Napoli in bus, che per quanto comodo, è fonte di ulteriore stress. Le proteste sono già iniziate, vedremo cosa risponderà la società, nel frattempo ci si potrà consolare con un bel bagno a mare o con una bibita dissetante, nella lunga attesa che arrivi il bus.