

Sono serviti 4 set al numero 1 del mondo Novak Djokovic per aggiudicarsi il suo 6° trionfo sull’erba di Wimbledon, il 20° slam in carriera, al pari di Roger Federer e Rafa Nadal. Ennesima vittoria che Nole conquista all’esito di una gara durissima, durata 3 ore e 24 minuti, nella quale ha fronteggiato un immenso Matteo Berrettini, rivelazione ‘tutta italiana’ del tennis mondiale, mai rassegnato a dover cedere il passo al rivale.
Comincia fortissimo Djokovic, che instrada in modo risoluto il 1° set verso casa sua, portandosi sul 5-2 e giocando anche alcuni set point. Ma il numero 1 italiano (n. 8 del ranking) non ci sta e decide di cambiare passo dopo un timido ambientamento iniziale, tenendo i 2 game di servizio e breakkando il serbo, trascinato inaspettatamente fino al tie break. Sul 6-6 tutto può succedere. E succede che Matteo infila delle prime mostruose, ad oltre 200 km/h, e si prende il primo set (7/6).
Non poteva esserci migliore partenza per Berretto, ma il secondo set – probabilmente quello ‘chiave’ del match – racconta un ritorno furioso ed inesorabile di Novak, che parte forte con un break immediato ai danni dell’italiano, il quale resterà per l’intera frazione di gioco all’inseguimento, purtroppo invano. Il secondo set si conclude 6/4 per Djokovic. La musica non cambia nel 3° set, in cui Nole dimostra i tanti km macinati in carriera, entrando in una dimensione psico-fisica quasi eterea, sovrannaturale, che neanche il pubblico di Wimbledon – mostrando uno schietto sostegno al giovane ‘Davide’ – riesce a scalfire con i suoi ripetuti ed anglofoni “Matteiioo… Matteiioo”. E così il ‘Golia’ Nole decide di concedere pochissimo all’italiano, se non alcuni passanti lungo-linea memorabili cui lo stesso serbo tributa un timido, ma sportivo, battito di mani. Il terzo set evapora con il risultato di 6/4 Djokovic. L’ultimo set non registra cambi di trama, con Berrettini che cede ben due game di servizio e spalanca la strada al campione serbo, ormai lanciato in modo inarrestabile verso il trofeo. Finisce il 4° set sul risultato di 6/3 Djokovic, con Nole che si lascia cadere al suolo, con le braccia protese verso il cielo, e con qualche filo d’erba mangiato – letteralmente – con un sorriso larghissimo verso il pubblico.
Per Berrettini: “è un onore aver giocato questa gara contro un campione assoluto come Djokovic. Per me questo rappresenta un inizio e non una fine, spero di giocare tante altre finali”. Per Djokovic “è stata una gara durissima, contro un giovane avversario forte – un vero e proprio martello – che avrà certamente un grande avvenire”. E poi una sportiva ed elegante menzione agli avversari di sempre Federer e Nadal: “Senza Roger e Rafa non sarei qui adesso. E’ dalle sconfitte con loro che sono cresciuto e sono diventato il campione di oggi…questa è una bellissima vittoria e non sarà l’ultima”.