
Ieri mattina prima di mezzogiorno, alcuni uomini armati sono entrati facendo fuoco negli uffici della rivista satirica Charlie Hebdo, nella Boulevard Richard-Lenoir di Parigi, vicino alla Bastiglia. Il settimanale è famoso per le caricature dissacranti che prendono di mira l’islam radicale e il commando che ha fatto irruzione nella redazione del giornale ha ucciso almeno dodici persone, tra cui anche due agenti della polizia che invece sono stati freddati impietosamente in strada. Almeno altre quattro persone sono rimaste ferite. Questo è il peggiore attacco militare da terra che si ricordi in Francia da molti decenni.
Uno dei terroristi è stato ritratto in un video che sparava con un kalashnikov al grido “Allah u Akbar!”. Dalle immagini viste gli attentatori sfoggiavano equipaggiamento e tecniche militari e già si ipotizza che si tratti proprio di militanti islamici reduci da azioni compiute in Siria o Iraq.
Tra le vittime, il direttore della rivista Stephan Charbonnier e i tre vignettisti, Cabu, Tignous e Georges Wolinski, tra l’altro molto conosciuto anche in Italia ed anche Bernard Maris, economista e collaboratore della rivista.
“Parlavano perfettamente francese”, “hanno rivendicato di essere di al Qaida”. Così ha detto la vignettista Coco, presente all’attacco contro Charlie Hebdo al sito web de L’Humanité.
A quanto pare al momento sono tre gli attentatori in fuga e a Parigi si è scatenata una vera caccia all’uomo.
Tuttavia le notizie di questa mattina riportano che il più giovane dei tre ricercati per l’attacco al giornale satirico Charlie Hebdo si è consegnato alla polizia. È Hamyd Mourad ed ha appena 18 anni.
Il settimanale, aveva pubblicato in copertina una vignetta dedicata allo scrittore Michel Houellebecq, al centro di forti polemiche per l’uscita del romanzo “Sottomissione”, che narra dell’arrivo al potere in Francia di un presidente islamico.
L’ultimo Tweet sull’account della rivista ritrae Abu Bakr al-Baghdadi, il califfo dello Stato islamico, che ha preso il controllo di ampie fasce di Iraq e Siria con una didascalia che suona “al dunque, i migliori auguri”.
Oggi è stato dichiarato giorno di lutto nazionale dal presidente François Hollande che ha detto in tv: “La Francia è stata colpita al cuore”, intanto all’Eliseo è attesa a breve la visita dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, mentre sui social arriva la proposta di Marine Le Pen, leader del Front National che ha postato un tweet: “Voglio offrire ai francesi un referendum sulla pena di morte. A titolo personale, credo che questa possibilità debba esistere”.
Al di là delle posizioni politiche, si tratta indubbiamente di un grave colpo inferto alla libertà d’espressione e di pensiero, perchè tutti dovremo riflettere sulle parole di Evelyn Beatrice Hall “Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo”