
E se vi dicessi Shrinkflation, voi che mi rispondereste?
Potreste cominciare a dire che è una nuova tecnica (le vecchie non bastavano…) per permettere alle Aziende di fare grandi guadagni senza farsene accorgere.
E non sbagliereste.
In pratica il prezzo di un prodotto resta uguale, o male che vada aumenta di poco, ma quello che varia è la quantità del prodotto che diminuisce.
E questo significa pagare lo stesso prezzo per una quantità minore di prodotto rispetto al precedente.
Un metodo furbo per non far notare al cliente la variazione (che sarebbe ben più evidente aumentando il costo).
Questo espediente si sta utilizzando non solo per generi alimentari, come merendine, succhi di frutta, biscotti, zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi, ma anche per beni per la cura della casa e l’igiene personale, dalla carta igienica allo shampoo, passando dai detersivi ai dentifrici,
Il nome è la classica americanata: un’unione letterale di più concetti e così abbiamo il termine inflation (inflazione), perché questo fenomeno determina un aumento dei prezzi e quindi una inflazione (mascherata) che si unisce alla riduzione delle porzioni shrink (restringere)
La shrinkflation però non è una idea di oggi, e anzi il suo esempio più famoso risale al 2010, quando la Kraft decise di ridurre il contenuto del classico Toblerone di 30 grammi, facendolo pesare 170 grammi, al posto dei consueti 200.
Mars Inc nel 2017, nel Regno Unito impose una riduzione di peso del 15% degli snack Malteser, M&Ms e Minstrel,
Anche in Italia abbiamo avuto dei precursori nelle Compagnie telefoniche che, qualche anno fa, restrinsero il mese a 28 giorni, pur mantenendo la stessa tariffa mensile e in questo modo, nell’arco di un anno, fatturavano 13 mensilità.
Solo che, poiché la cosa era troppo visibile, sono partiti i ricorsi e l’AGCOM ha dovuto rimettere le cose a posto
Noi consumatori abbiamo soltanto un’arma: fare attenzione e dedicare ancora più accortezza nella lettura delle etichette perché i produttori sono obbligati per legge a riportare volume e peso sulla confezione e quindi da lì possiamo capire se ci stanno fregando, perché – come sempre – se c’è il trucco, si vede sempre.
Iannacci avrebbe cantato: “Bisogno avere …occhio”