
Il Comitato Olimpico Internazionale riunitosi a Losanna ha fissato una svolta storica raggiungendo una sospensione delle ostilità tra la Corea del Nord e la Corea del Sud.
Mettere Kim al fianco della Corea del Sud è stata un’ impresa memorabile di cui può andare fiero il Presidente del CIO Thomas Bach.
Spettri del passato aleggiano ancora nei ricordi di tante persone memori di circa 100 morti che una bomba esplosa su un volo di linea della Sud Corea provocò.
Tale esplosione dai media fu definita un’ azione dimostrativa di boicottaggio da parte di esponenti “terroristi del blocco orientale” per creare destabilizzazioni e non fare svolgere i Giochi Olimpici del 1988 a Seul.
Pertanto avere raggiunto l’obiettivo della tregua ai bombardamenti praticati dalla Corea del Nord con la partecipazione ai giochi olimpici non è cosa da poco conto.
Kim Jong-un è pronto in regìa, prende la scena e si farà notare inviando alle Olimpiadi 550 tra ragazze pompon e musicisti di un’orchestra che allieteranno Seul.
Sarà tempo di “Giochi Senza Frontiere” del 38° parallelo, dal 9 febbraio al 18 marzo comprese le gare paraolimpiche.
Prove generali di disgelo tra i due Paesi: così i”Giochi Invernali 2018” potrebbero essere l’anticamera a una nuova epoca che conduca alla ragionevolezza.
Ovviamente le Olimpiadi hanno un loro peso, ma non è solo alla partecipazione ai Giochi del suo “dirimpettaio” che il Sud mira.
Lo ha spiegato chiaramente anche il presidente sudcoreano Moon Jae-in sostenendo la speranza di un dialogo diretto tra i due Paesi per parlare anche dell’opportunità da non perdere per entrambi di discutere “di altre questioni in modo da poter migliorare i rapporti bilaterali”. Ovvero della “questione nucleare”.
Ecco perché per l’occasione il presidente Moon ha invitato i ministeri dell’Unificazione e dello Sport a dare seguito quanto prima a misure atte a riavviare un dialogo Nord-Sud, riguardo alla partecipazione della delegazione nordcoreana.
Ora bisogna solo sperare che gli Stati Uniti non creino difficoltà ai dialoghi di pacificazione avviati.
Trump non vuole rinunciare all’ abituale esercitazione militare con la Corea del Sud, denominata “Vigilant Ace”, nella Penisola coreana che si dovrebbe tenere proprio durante i Giochi olimpici e paraolimpici.
Una prova muscolare che già in passato ha irritato non poco Kim Jong-un.