
Dopo 10 anni di studi e osservazioni, finalmente è stato individuato, dall’osservatorio Gemini nelle Hawaii, il luogo esatto di origine delle onde radio più misteriose mai registrate.
Si tratta di impulsi appartenente alla famiglia dei fast radio burst (FRB, lampo radio veloce) ovvero fenomeni astrofisici ad alta velocità ed energia della durata di qualche secondo, le cui cause sono ancora sconosciute ma che che da oggi possono avere una collocazione ben precisa nello spazio.
La sorgente che emette tali onde si colloca in una galassia nana al cui centro vi è un enorme buco nero che dista 3 miliardi di anni luce dal nostro pianeta.
Tale segnale risulta particolare nel suo genere poichè è l’unico ad essere stato intercettato più volte dalla sua scoperta ed è proprio grazie alla sua persistenza che se ne è potuto collocare l’origine ed escludere un evento singolo ( come lo scontro tra due stelle a neutroni) come sua causa. Ad oggi si ritiene infatti che tali onde radio vengano emesse da un corpo celeste non ancora identificato che prende il nome di FRB121102.
Queste scoperte pubblicate da poco su Nature e Astrophysical Journal Letters risultano rivoluzionarie secondo le parole del tedesco Heino Falcke, dell’università olandese Radboud, poichè potrebbero portare a spiegazioni esaustive e finalmente chiarificanti sulle origini ed evoluzione dell’intero universo.
La ricerca prosegue, non solo per dare spiegazione alle cause di tali onde, ma soprattutto in merito ad un’altra sorgente di onde più deboli ma ugualmente persistenti, provenienti sempre dalla stessa regione.
Le ipotesi ancora da vagliare sono molte: le onde potrebbero provenire da una stella a neutroni particolarmente densa e compatta che ruota velocemente su se stessa, oppure provenire da una magnetar, stella a neutroni con un campo magnetico potentissimo; ultima ipotesi, non per importanza, sarebbe da ricercarsi nel materiale espulso da un enorme buco nero.
La ricerca sulle nostre origini continua ed anche se non si sono cancellati ancora tutti i misteri che l’universo ci offre, gli amanti dell’ufologia per questa volta, non potranno più credere, come fino ad oggi hanno fatto, che tali segnali siano prodotti da esseri extraterrestri. La scienza vince ancora.