Vacanze di Natale affatto serene per i docenti e il personale della scuola: il 27 dicembre 2013, infatti, con la nota NoiPa 157 il MEF ha tagliato gli aumenti degli stipendi del personale della scuola maturati con gli scatti del 2013. Questo ha suscitato l’ira di docenti e collaboratori che, dopo aver sollevato un gran polverone, hanno ottenuto l’8 gennaio 2014 il dietrofront da parte del Presidente Letta, del Ministro dell’Economia Saccomanni e del Ministro dell’Istruzione Carrozza.[divider]Purtroppo è comunque una beffa, visto che la cifra corrispondente a quella prevista dal recupero degli scatti di anzianità deve essere individuata e recuperata dal bilancio scolastico. È il caso, quindi, di dire che è un cane che si morde la coda. I COBAS – Comitati di base della scuola – per questo e altri motivi oggi 15 gennaio presso la loro sede in Vico della Querce 22 hanno organizzato una assemblea utile alla discussione delle tematiche in questione in vista della manifestazione del 17 gennaio a Roma in occasione del convegno nazionale CESP.
Ministro dell’Economia Saccomanni e Ministro dell’Istruzione Carrozza
I Cobas, attenti alla questione già da ottobre sono scesi in piazza per il rinnovo del CCNL – Contratto collettivo nazionale di lavoro – bloccato dal 2010 al 2014 e per la restituzione degli scatti di anzianità bloccati dal Governo Letta con l’intenzione di eliminarli del tutto. Le proteste, quindi, erano fondate e continuano. A creare fermento anche la situazione della Quota 96 riguardante i lavoratori della scuola classe 1952 che non “riescono ad andare in pensione”, malgrado la proposta di legge n.249 Ghizzoni-Marzano e i suoi emendamenti datati gennaio 2014. La soluzione a questa situazione implicherebbe anche la stabilizzazione di 4000 precari. La cifra necessaria – 400 milioni – sembrerebbe quindi multifunzionale per il mondo della scuola. Il 17 gennaio, per sollecitare il governo, saranno portate al MIUR le domande di pensione per sottolineare i requisiti delle quote 96 già acquisiti.[divider]Guarda l’intervista a Mauro Farina – Esecutivo provinciale Cobas scuola di Napoli