
Serata total- black- dressed quella di ieri sera sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per la prima serata del 64° Festival della Canzone Italiana. Dalla Littizzetto a Fazio – in versione Steve Jobs – fino agli ospiti e a tutti i cantanti, on stage si sono visti solo abiti scuri. Sarà stata la scaramanzia? Volevano nascondere qualche rotolino di ciccia? Unica voce fuori dal coro, magistralmente posizionata a contrasto col suo abito chiaro – un pò paralume della nonna, a dire il vero – è stata quella della “Marianna di Francia” Laetitia Casta, che dopo 15 anni ritorna a Sanremo fortemente voluta dal suo Fabiò.[divider]
Tante, tante le ore di diretta. Si parte col solito, già visto, già smentito e derubricato come artefatto, tentativo di suicidio; unica variante – ma si sa che Fazio è stato messo lì perchè è un innovatore ahahaha – è che quest’anno a protestare e minacciare il suicidio sono in 2. Ovviamente le motivazioni del gesto sono comprensibili ma forte è ancora il senso di premeditazione e costruzione artificiosa dell’evento.
Tema dell’edizione di quest’anno del Festival è la bellezza. Ad aprire e chiudere la gara sono state proprio due belle espressioni della musica italiana. La prima ad esibirsi in tutta la sua neo forma fisica da “sciura milanese” è stata Arisa mentre l’ultima è stata la performance di Giusy Ferreri. Nel mezzo molte, moltissime parole. Tra una chiacchiera e l’altra sul palco si sono visti in gara anche Frankie Hi-nrg, Antonella Ruggiero, Raphael Gualazzi e The bloody Beetroots/Spiderman, Cristiano De Andrè ed i Perturbazione. Quasi a margine di tutto, la musica.
La prima impressione è che tutti hanno tentato di ripulirsi l’immagine ieri sera presentandosi “infighettiti” e vestiti a dovere, anche chi da sempre rappresenta un segmento musicale che poco si accosta al carrozzone sanremese. Frankie Hi-nrg in giacca ed i Perturbazione con l’abito della domenica proprio “non si possono vedè“.
La gara: ogni cantante ha presentato due canzoni ed il televoto del pubblico da casa ha decretato quale delle due dovesse continuare a concorrere. A presentare la canzone vincente sono stati i cosiddetti “presenter” ossia attori, giornalisti e sportivi che avevano a disposizione circa 1 minuto per, nell’ordine, scendere le scale, rispondere alle domande banali e scontate, ridere alla battuta della Littizzetto, dire il titolo della canzone prescelta e congedarsi.[divider]
Dal punto di vista della conduzione e della scrittura della serata molti i punti da rivedere. La Littizzetto con decine di fogli in mano che pare smarrita nel leggere le domande ai “presenter” e Fazio che ripete mille volte la stessa battuta alla Casta perchè lei non risponde a tono nei tempi previsti sono solo alcuni esempi che fanno pensare che poco si è provato nei giorni scorsi e molto si sta improvvisando.
Solito teatrino dei luoghi comuni invece quello che si è consumato tra la Littizzetto e il pallanuotista cubano Amaurys Perez. La comica torinese parlando della sua esperienza sportiva all’Acquachiara Posillipo non deve essere riuscita a trattenersi dal chiedergli se preferisse i sigari cubani o le sigarette Camel di contrabbando di Napoli. Beh che dire, una comicità innovativa. Vale tutti i 360mila euro del suo cachet.
Puntata troppo lunga? troppe pubblicità? canzoni mediocri? La Casta inutile? Tutto vero ma ci sono stati due momenti della puntata che hanno ripagato la visione dell’intera maratona televisiva ossia le performance di Luciano Ligabue in apertura e Yusef Cat Stevens a serata inoltrata. Gli amanti del vintage e della gerontocrazia televisiva applaudono invece la performance della sempreverde Raffaella Carrà che tutta inguainata in un pantalone di pelle nera canta e balla come la Lady Gaga del servizio pubblico.
Questa è solo la prima serata. Stasera ad esibirsi gli altri cantanti in gara e gli altri super ospiti. Stay tuned!
Tante, tante le ore di diretta. Si parte col solito, già visto, già smentito e derubricato come artefatto, tentativo di suicidio; unica variante – ma si sa che Fazio è stato messo lì perchè è un innovatore ahahaha – è che quest’anno a protestare e minacciare il suicidio sono in 2. Ovviamente le motivazioni del gesto sono comprensibili ma forte è ancora il senso di premeditazione e costruzione artificiosa dell’evento.
Tema dell’edizione di quest’anno del Festival è la bellezza. Ad aprire e chiudere la gara sono state proprio due belle espressioni della musica italiana. La prima ad esibirsi in tutta la sua neo forma fisica da “sciura milanese” è stata Arisa mentre l’ultima è stata la performance di Giusy Ferreri. Nel mezzo molte, moltissime parole. Tra una chiacchiera e l’altra sul palco si sono visti in gara anche Frankie Hi-nrg, Antonella Ruggiero, Raphael Gualazzi e The bloody Beetroots/Spiderman, Cristiano De Andrè ed i Perturbazione. Quasi a margine di tutto, la musica.
La prima impressione è che tutti hanno tentato di ripulirsi l’immagine ieri sera presentandosi “infighettiti” e vestiti a dovere, anche chi da sempre rappresenta un segmento musicale che poco si accosta al carrozzone sanremese. Frankie Hi-nrg in giacca ed i Perturbazione con l’abito della domenica proprio “non si possono vedè“.
La gara: ogni cantante ha presentato due canzoni ed il televoto del pubblico da casa ha decretato quale delle due dovesse continuare a concorrere. A presentare la canzone vincente sono stati i cosiddetti “presenter” ossia attori, giornalisti e sportivi che avevano a disposizione circa 1 minuto per, nell’ordine, scendere le scale, rispondere alle domande banali e scontate, ridere alla battuta della Littizzetto, dire il titolo della canzone prescelta e congedarsi.[divider]
Dal punto di vista della conduzione e della scrittura della serata molti i punti da rivedere. La Littizzetto con decine di fogli in mano che pare smarrita nel leggere le domande ai “presenter” e Fazio che ripete mille volte la stessa battuta alla Casta perchè lei non risponde a tono nei tempi previsti sono solo alcuni esempi che fanno pensare che poco si è provato nei giorni scorsi e molto si sta improvvisando.
Solito teatrino dei luoghi comuni invece quello che si è consumato tra la Littizzetto e il pallanuotista cubano Amaurys Perez. La comica torinese parlando della sua esperienza sportiva all’Acquachiara Posillipo non deve essere riuscita a trattenersi dal chiedergli se preferisse i sigari cubani o le sigarette Camel di contrabbando di Napoli. Beh che dire, una comicità innovativa. Vale tutti i 360mila euro del suo cachet.
Puntata troppo lunga? troppe pubblicità? canzoni mediocri? La Casta inutile? Tutto vero ma ci sono stati due momenti della puntata che hanno ripagato la visione dell’intera maratona televisiva ossia le performance di Luciano Ligabue in apertura e Yusef Cat Stevens a serata inoltrata. Gli amanti del vintage e della gerontocrazia televisiva applaudono invece la performance della sempreverde Raffaella Carrà che tutta inguainata in un pantalone di pelle nera canta e balla come la Lady Gaga del servizio pubblico.
Questa è solo la prima serata. Stasera ad esibirsi gli altri cantanti in gara e gli altri super ospiti. Stay tuned!
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