
Racconti di giugno è il titolo dello spettacolo portato in scena, dal 19 al 22 dicembre 2013 presso il Teatro Piccolo Bellini di Napoli, da Pippo Delbono.
Una sorta di confessione, in un faccia a faccia con il pubblico, spinge il regista e attore a raccontare momenti di gioia, dolore, paura, insicurezze o soddisfazioni provati nel corso della sua vita. L’elemento cardine è la parola “amore”, le cui sfaccettature e sfumature possono essere tra le più svariate. Una performance in bilico tra realtà e finzione,in cui vengono continuamente indossate e tolte maschere: quelle sociali e personali, quanto le attoriali.
<Una sorta di diario di bordo, un’introspezione sul senso nascosto delle relazioni, sul lato dei desideri non espressi ma mostrati, sulla curiosità per gli altri, il filo rosso degli invaghimenti, la coscienza di una bellezza senza confini nelle storie, l’ardore non solo etico nelle scene della vita e nelle scene del teatro, l’estasi delle cose che ti perdono e che gli altri non ti perdonano, quel qualcosa di se stesso mai detto forse perché mai chiesto. Le coincidenze (tante) del mese di giugno, il mese in cui sono nato.>. Sono queste le parole di Delbono atte a descrivere le intenzioni e la trama di una storia che vede come protagonista l’intreccio di ricordi ed episodi di una vita.
Un flusso di coscienza dunque, un monologo volto solo a (far) riflettere sul senso delle cose: sul valore dei sentimenti e sulla casualità che, continuamente, la vita ti pone dinanzi chiedendoti di scegliere. Rimpianti e rimorsi, talvolta mai ammessi, per quelle occasioni mancate che non ritornano, se non attraverso l’immaginazione, in un attimo di solitudine in cui l’uomo possa discutere con se stesso, dimenticandosi del contorno.
Francesca Saveria Cimmino