Oltre il danno anche la beffa. Nonostante abitino in un quartiere da bonificare con tutte le implicazioni ecologico -ambientali e sanitarie che ne scaturiscono; nonostante lottino contro gli inceneritori e l’apertura di altre discariche; nonostante manifestino pacificamente contro l’arroganza di una classe politica che snobba questi problemi e derubrica tutto a sbagliati stili di vita (vedi l’infelice uscita pubblica del Ministro della Salute Lorenzin), ieri sono state notificate tre denunce a tre attivisti di Bagnoli. Motivo della denuncia è la contestazione che questi attivisti, assieme ad altri comitati civici ecologisti di Giugliano, Chiaiano, Napoli e provincia, hanno fatto a settembre scorso all’arrivo a Bagnoli dell’allora Ministro dell’Ambiente, il democratico Orlando. Le richieste dei comitati erano semplici: poter interloquire col responsabile del ministero in merito al disastro ambientale perpetrato negli anni sul quartiere, l’eventuale inceneritore di Giugliano e sulla scottante questione della Terra dei Fuochi.[divider]Purtroppo però per l’arrivo del ministro del governo Letta – destituito dal suo incarico all’arrivo di Matteo Renzi, è attualmente Ministro della Giustizia) il quartiere fu completamente blindato e fu ostacolato a tutti i manifestanti l’arrivo al circolo Ilva in via Coroglio dove da lì a poco si sarebbe svolto un incontro pubblico su temi di interesse enorme oltre che generale. Nessun esponente o portavoce dei vari comitati per la bonifica ebbe la possibilità di presentare le proprie proposte e istanze dinanzi al Ministro. Diverse furono le cariche quel giorno da parte della polizia che causarono feriti tra gli attivisti. L’arrivo di Orlando nel quartiere non fu niente più che una passerella. I manifestanti all’indomani della notifica delle denuncie urlano all’oltraggio. Evidentemente non il loro nei confronti delle forze dell’ordine ma – come sottolineano gli attivisti in una nota – «l’unico oltraggio che abbiamo visto in quella piazza è stata la violenza sui cittadini che protestavano e l’arroganza del PD e del suo personale politico, un oltraggio nei confronti dei bagnolesi e dei napoletani. Un oltraggio che va avanti da anni. E che passa dalla tragedia della devastazione ambientale e sociale, alla farsa delle iniziative repressive nei confronti di chi le denuncia e le combatte».[divider] Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui