
[dropcap]“[/dropcap]Vogliamo sapere che fine siamo destinati a fare dato che adesso è tutto bloccato e non ci danno risposte”. E’ quanto chiede Domenico Panìco, membro dei Disoccupati Organizzati del Comune di Acerra. Un coordinamento che, insieme ad altri due, conta solo sul territorio acerrano oltre 400 unità per un totale di circa 3mila esponenti su tutta Napoli e Provincia. Da anni sono in attesa di un lavoro, da anni sono in lotta e chiedono spiegazioni.
“Tutto è iniziato all’incirca dieci anni fa quando, all’epoca di Bassolino, noi senza occupazione siamo stati inseriti in quel famoso Progetto Isola che, attraverso corsi di formazione per lo più nell’ambito ambientale, ovvero work esperience per la formazione di addetti alla raccolta differenziata, avrebbe dovuto poi incanalarci in un impiego” – spiega ai nostri microfoni Domenico Panìco.
Successivamente, tramite l’allora assessore al Lavoro Corrado Gabriele, il progetto si è prolungato diventando Bros nel quale veniva elargito anche un sostegno di 600 euro al mese ai disoccupati durante tutto il percorso di formazione, sostegno per il quale sono stati stanziati 2,5 milioni di euro dalla casse regionali.
“Poi tutto si è bloccato 3 anni fa, il Progetto Bros resta senza sbocco e noi dopo anni di formazione non abbiamo ottenuto nessun inserimento lavorativo – continua Panìco -. In più sono stati predisposti anche 7 milioni di euro per la nostra causa, fondi che dovevano essere utilizzati per fornire un incentivo di circa 5mila euro a disoccupato per le imprese che avessero assunto un “disoccupato di lunga durata”. Ad oggi però l’attuale assessore al Lavoro Nappi non ci dà risposta in merito e sappiamo che tutto è fermo. Ovvero i soldi ci sono ma non vengono sbloccati mentre per altri progetti come gli OSS la situazione è ben diversa pur avendo problematiche simili alle nostre. Chiediamo risposte e fatti, siamo stufi di sterili attese”.
Massimiliano Notaro