
Ma la campagna elettorale è iniziata? Pare di sì per il sindaco di Salerno, il quale ha raccolto undicimila firme per partecipare alle primarie (si tenga conto che il PD conta più o meno settemila iscritti in Campania). Qualcuno ha gridato al miracolo della moltiplicazione degli iscritti. Intanto la Direzione del Pd ha preso un altro po’ di tempo. Lo spostamento di data dal 14 dicembre, com’era stabilito, all’11 gennaio permetterà anche agli altri partiti della coalizione, Sel e Idv, di presentare un proprio candidato alle primarie. C’è qualcuno che è rimasto indietro. Intanto, sono iniziati i confronti, giusto per scaldare i muscoli, come quello tra il sindaco di Salerno e il Presidente della Regione Campania, che dovrebbe invece coalizzare il centrodestra alle prossime elezioni, davanti agli industriali della provincia di Salerno. Tutto ciò, poco dopo l’elezioni in Calabria e in Emilia. Sono solo quattro gli anni passati, ma sembra che la sconfitta pesi ancora su De Luca, il quale tra l’altro è stato confortato dalla pronuncia del Consiglio di Stato sul caso De Magistris. Anche lui ha ricevuto una condanna in primo grado.
Le elezioni regionali di Emilia Romagna e Calabria hanno dato un verdetto duro da digerire per il centrodestra e tutt’altro che cristallino per il PD, e affianco al vincitore ufficiale, Renzi, ne appare un altro più subdolo, ma che non è da sottovalutare: l’astensione. In Emilia, un elettore su tre non ha votato e in Calabria, meno di un elettore su due. La situazione è di una certa gravità.
Anche in Campania si profila lo spettro dell’astensione alle prossime regionali e non solo quello. Il dato delle ultime elezioni del 2010, giusto per ricordare altri tempi, è del 62,97% in Campania, come del 68,07% in Emilia e del 59,27% in Calabria. Adesso, le cose sembrano molto diverse. Adesso, neanche gli attori politici sanno che pesci prendere. In realtà, in politica dovrebbero contare le idee e su quelle si dovrebbe fare campagna. Ma qui le idee latitano. In cambio sono gli interessi a proliferare. Un altro candidato alle primarie del PD il prossimo 11 gennaio è Cozzolino che ha presentato più di 2200 firme che fa leva sul bisogno di riportare il discorso sui problemi della Campania e sul futuro dei cittadini della regione. Sarebbe ora. Il terzo candidato è la senatrice Saggese che ha raccolto il sostegno di 35 consiglieri regionali. Adesso si rimane in attesa di quello che succederà, che fino all’11 gennaio c’è tempo e i giochi non sono ancora chiusi.