
Napoli ha accolto la cultura per il prestigioso Premio letterario Emily Dickinson, il 5 giugno scorso, alla XXIX edizione, nel Chiostro di San Francesco a via Luca Giordano.
Un riconoscimento speciale è stato assegnato dalla fondatrice e presidente del Premio Carmela Politi Cenere alla giornalista e scrittrice Elvira Frojo, al suo quinto libro, già avvocata e dirigente della pubblica amministrazione, commendatore al merito della Repubblica italiana.
La presidente, conferendo il riconoscimento, ha evidenziato la formazione umanistica e giuridica dell’autrice di “Se la Giustizia è donna” (ed. Wolters Kluwer), ritratto dell’avvocatura femminile nella società e nella storia dell’emancipazione femminile. Un testo scritto per il Consiglio nazionale forense che indica la via della libertà attraverso il valore educativo della Giustizia nell’analisi di un’umanità che non può essere dimenticata e che deve essere anzi esaltata. Per una vita professionale e affettiva appagante, la capacità di dialogo e confronto della donna deve essere condivisa dagli altri, ha affermato la presidente.
Assegnando il riconoscimento a Elvira Frojo, così ha motivato: “Per l’importante corredo culturale, umano e lavorativo, per l’impegno civile profuso, la presidente e fondatrice del premio internazionale Emily Dickinson conferisce all’autrice il plauso e le attribuisce onore al merito”.
La Frojo ha sottolineato il valore del Premio organizzato con passione da Carmela Politi Cenere, docente, scrittrice, poetessa e giornalista, intellettuale di eccezionale sensibilità e straordinaria custode di uno “spazio” sacro di cultura. In un mondo diviso e smarrito tra violenza e rancori sociali, testimonianza di sentimenti da ritrovare nelle pagine del cuore e della mente, speranza per fragilità e imperfezione profondamente umane.
Nella manifestazione, primo premio per romanzo edito a Yvonne Carbonaro, secondo a Giovanni Spina, terzo a Tiziana Bruno. Nella sezione speciale, dedicata all’ing. Ruggiero Cenere, premiati Pierino Montini, Marco Lamberti e Angela Procaccini. Per libri editi di poesie, Dante Maffia, Ciro Formisano e Maria Angela Zecca. Per i saggi, Giovanni Barbera, Agostino Ingenito e Giuseppe Lauriello. Premiati per gli inediti Serena Venditto, Carmine Santelia, Maurizio Vitiello.