
Denuncia, querela o esposto comunemente vengono usati come sinonimi, ma non lo sono.
Esemplificando (molto): la denuncia serve a segnalare un reato perseguibile d’ufficio; la querela un reato subìto, ma che può essere perseguito soltanto su segnalazione della parte lesa; l’esposto è una mera segnalazione di un controversia privata o del compimento di atti illeciti.
Vediamo meglio nel dettaglio:
LA DENUNCIA
Chiunque abbia per qualsiasi motivo notizia di un reato (e quindi non necessariamente la parte lesa) può sporgere denuncia al Pubblico Ministero o alla Polizia Giudiziaria.
La denuncia riguarda i reati cosiddetti “perseguibili d’ufficio”, quelli cioè più gravi per i quali lo Stato entra in campo anche se non direttamente chiamato in causa dal danneggiato; si pensi al reato di omicidio, le estorsioni, le truffe ed efferatezze del genere. Proprio per questo motivo e per evitare pressioni di qualsiasi tipo al fine di favorire la “ritrattazione”, la denuncia, una volta presentata, non può più essere ritirata.
La denuncia, di per sé facoltativa, diventa obbligatoria nei seguenti casi:
- quando si viene a conoscenza di un reato contro lo Stato come atti di spionaggio e preparazione di attentati;
- quando si scopre denaro falso;
- acquisto di oggetti di dubbia origine;
- smarrimento di armi e materiale esplosivo;
- imbrogli nelle competizioni sportive da parte dei rappresentati sportivi.
Una volta ricevuta la denuncia, la Polizia giudiziaria compie le indagini che possono durare massimo 6 mesi dall’iscrizione del fatto nel registro delle notizie di reato – prorogabili per altri 6 mesi. Alla fine delle indagini sarà il PM a stabilire se ci sono i presupposti per archiviare il caso oppure aprire un processo (cd. rinvio a giudizio).
LA QUERELA
Molto simile alla denuncia, si differenzia perché interessa i reati meno gravi e per questo motivo può essere presentata soltanto dalla parte lesa (cd. danneggiato) ed è soggetta a precisi termini di presentazione::3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto che si vuole portare a conoscenza alle Autorità;
6 mesi per i reati che riguardano la sfera sessuale, quindi violenza e atti su minori.
Altra differenza è che nella querela bisogna dichiarare espressamente di voler perseguire penalmente il colpevole, dichiarazione che non è necessaria nella denuncia, perché, come detto, in questo caso interviene direttamente lo Stato.
Ultima differenza è che la querela può essere ritirata in ogni momento (cd. remissione di querela) Diventa irrevocabile solo in caso di reati sessuali, mentre la denuncia è sempre irrevocabile.
L’ ESPOSTO
In caso di liti e dissidi privati, che potrebbero interessare la Polizia Giudiziaria può essere presentata da una o da entrambe le parti coinvolte un esposto, che ha lo scopo di far verificare alle Autorità competenti se un determinato comportamento è illegittimo e potrebbe configurare un reato. Dopo le indagini la P.G. deciderà se procedere o meno.
Oggi ho spiegato, la prossima volta interrogo…