
La settimana scorsa gli ex lavoratori del parco giochi Edenlandia , chiuso ormai dal 2013, hanno organizzato una giornata di protesta e di sensibilizzazione per denunciare gli impegni non rispettati dalla proprietà e dalle istituzioni.
I lavoratori che hanno terminato anche gli ammortizzatori sociali e sono dal 1 giugno 2017 senza alcun reddito, non sono stati riassunti dalla società che ha vinto la gara di appalto del Comune e che ha piu volte annunciato la riapertura del parco malgrado non sia stata effettuato alcun lavoro di manutenzione.
Anzi ad aggravare la situazione pesano anche i lavoratori presi per una prima fase di bonifica, i quali, una volta finito il loro lavoro, sono stati mandati via ed avanzano retribuzioni arretrate.
La manifestazione è stata organizzata dai sindacati e sono intervenute anche rappresentanze di altre aziende come Almaviva Napoli, Vodafone, Tim e Gepin.
La vicenda va seguita e segnalata continuamente in quanto il decreto del giudice nel 2014 aveva previsto sia la garanzia del perimetro occupazionale sia un investimento di oltre 12,5 milioni di euro.
L’appello dei sindacati va al giudice fallimentare Nicola Graziano , al Sindaco De Magistris ed al Presidente della Mostra Donatella Chiodo, perché venga richiesto il rispetto dei punti presenti all’interno dell’affidamento alla società concessionaria.
E’ ora che la città ed in primis il quartiere di Fuorigrotta si facciano carico della protesta perché un pezzo di storia della nostra infanzia possa ritornare a tutti nonché siano ripristinati i posti di lavoro al più presto in un momento economico già cosi deficitario.