
Premiato stanotte con l’Oscar come miglior film, “12 anni schiavo” è tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Solomon Northup. E’ un vero e proprio colossal dalla durata di 136 minuti ; dopo 150 anni dall’uscita del libro, gli Stati Uniti vogliono pagare le proprie indulgenze , sull’onda dell’ Obama style e dopo il film “the Butler”, la nazione che si proclama al mondo come paladina di libertà e democrazia, viene rappresentata come una delle terre più malvagie e razziste del nuovo mondo e forse anche per questo, per una politica di riconoscenza e richiesta di perdono che 12 anni schiavo che era candidato a ben 9 premi oscar. Oltre al premio per il miglior film, si è aggiudicato quello per la migliore sceneggiatura non originale e quello per la migliore attrice non protagonista Lupita Nyong’o.[divider]
Solomon Northup, interpretato da un bravissimo Chiwetel Ejiofor (ricorda molto Sidney Poiter, 1° premio oscar afroamericano), è un “negro” che vive libero nello stato di New York , che amava suonare il violino e proprio per questo suo amore viene rapito da due impostori con uno stratagemma. Sarà venduto a dei bianchi schiavisti, facendolo passare da una vita borghese del nord America alla schiavitù delle piantagioni di cotone della Louisiana; dove incontrerà “padroni” perfidi e senza pietà come il sig. Epps interpretato da un ottimo Michael Fassbender. Non voglio dirvi come sarà il finale del film ma credo lo immaginerete; e lo spererete dall’inizio fino alla fine, quello che vi dirò è che l’intervento dell’anche produttore della pellicola , Brad Pitt, sarà determinante. In ogni caso il film è sicuramente da vedere , è appassionante , la sceneggiatura riesce a farti entrare nella visione del mondo di uno schiavo, dove l’unica cosa che ti rimane come valore è la dignità.[divider]Guarda il trailer di 12 anni schiavo
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Vincenzo Cardillo