
Il nuovo dramma dei migranti porta il nome della nave dell’ONG che li trasporta. Il suo carico ha vagato per una settimana in mare aperto.
L’Italia, la Francia e Malta hanno rifiutato l’approdo nei propri porti, poi è intervenuto il mal tempo che ha costretto Malta a fare approdare la Lifeline.
Il giorno 27 giugno la Lifeline aveva avuto il permesso di entrare in acque maltesi, e cercare così riparo dalle cattive condizioni meteo, come riferito dalla stessa ONG via Twitter.
Ancora all’alba dalla nave era partito un ultimo disperato appello alle autorità: “Fateci entrare in porto o fateci almeno riparare dal vento e dalle onde”.
Il premier della Valletta Musquat ha subito annunciato che i migranti non meritevoli di protezione saranno immediatamente respinti.
Otto Paesi europei si sono resi disponibili a suddividersi equamente il numero di migranti della nave Lifeline: Malta,Francia, Italia, Olanda, Portogallo, Belgio, Irlanda e Lussemburgo, c’è stato il no della Germania.
La mancanza di accordi bilaterali metterà in crisi l’organizzazione europea, poiché per i migranti non meritevoli di protezione, porrà il problema di dove rimandarli.
Le istituzioni europee assisteranno questi ritorni, ha detto il primo ministro Musquat confermando il sequestro della nave e l’indagine sul comandante accusato di avere agito in spregio delle indicazioni dategli e delle regole internazionali.
La linea dura contro le navi delle ONG del ministro Salvini piace comunque al portavoce della Marina libica, Ayyoub Qasem, che delle parole del ministro dell’Interno ha apprezzato soprattutto la chiusura dei porti alle organizzatori non governative. Secondo Qasem, queste dichiarazioni hanno avuto un riscontro positivo, poiché queste ong sono ancora presenti e ostacolano le attività della Guardia costiera libica.
E un nuovo atto d’accusa verso le ONG attive nel Mediterraneo è arrivato anche oggi dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli : “ci sono due ONG che navigano in maniera illegale, battono bandiera olandese ma l’Olanda non le riconosce e navigano con una nave da diporto che potrebbe portare 50 persone trasportandone più di 200. Sono irresponsabili, non soccorritori”.