
Nella cornice della Notte d’Arte 2014 al centro di Napoli, tenutasi sabato 13 dicembre, si sono svolte una serie di iniziative molto interessanti, riuscendo a coinvolgere il pubblicodi ogni età. Nelle principali piazze sono stati allestiti palchi per ospitare diversi concerti, con una massima concentrazione a piazza Dante, dove tra i vari ospiti del rap, il noto free styler Clementino ha fatto scatenare molti appassionati. Ma ancora, esibizioni musicali di ampio respiro sono state presenti in svariate Chiese e complessi monumentali, specie nei pressi del Conservatorio.
Non soltanto le Chiese, ma anche i musei sono rimasti aperti, organizzando visite guidate, in molti casi a prezzi ridotti, come la Cappella San Severo che è stata la più gettonata. Anche le mostre artigianali hanno avuto i loro spazi. Fra queste, grosso successo ha riscosso la “Mostra Meraviglia” di artigianato e design presso la Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo. L’intera Chiesa, infatti, è stata allestita per ospitare curiose creazioni prodotte con ogni materiale, dalla canapa e il cuoio, fino alla carta e ai microchip. E non finisce qui: l’atrio dell’ex asilo Filangieri ha ospitato “Arti Già Nate“, con una serie di giovani artigiani esordienti, alcuni dei quali continueranno ad esporre durante i week end natalizi, organizzando una serie di aperitivi sociali. Sarà anche la “Spritzeria” di via Bellini a dare seguito a questi incontri, con una serie di appuntamenti aperti al pubblico.
E tornando alla nostra notte all’insegna dell’arte e del divertimento, anche lo street food ha avuto il suo momento di visibilità a piazza del Gesù. Ma resta il più grande spettacolo quello offerto dalle vie del centro storico illuminate e brulicanti di persone festose provenienti da ogni parte di Napoli e Provoncia. Il tutto reso possibile dal servizio metropolitano, che ha effettuato regolari corse fino alle 3 del mattino. Dal momento che non si sono verificati particolari incidenti o disservizi, possiamo ascrivere questo evento tra gli esempi di una napoletanità che si fa carico di civiltà e vivibilità, all’insegna dei suoi innumerevoli patrimoni.