

“Nei nostri sogni” è il tiolo del libro di Antonella Capobianco, che sarà presentato mercoledì 7 luglio 2021 alle 18:30 presso il caffè bistrot letterario Il Tempo del Vino e delle Rose in piazza Dante (NA).
Il romazo, pubblicato da PAV Edizoni, affronta tematiche sociali come omofobia e coming out familiari attraverso una vicenda soprannaturale ed ha come protagonista Emma. Il libro è già disponibile nelle librerie (su ordinazione), nonché acquistabile su Amazon.
Mercoledì 7 luglio, sarà presentato al pubblico e alla stampa, nel corso di un incontro dibattito, moderato da Renato Aiello, cui prenderà parte l’autrice insieme ai seguenti relatori: Antonello Sannino, Segretario Antinoo Arcigay Napoli; l’avvocato Alessia Schisano; la psicologa Daniela Barberio; l’attrice Liliana Palermo, cui saranno affidate le letture di alcuni passaggi del testo.
Nella prima fatica letteraria della napoletana Capobianco, esordiente assoluta con una grande passione per l’arte e per la scrittura, le tematiche come la morte, le attese e le occasioni mancate della vita passano sotto la lente dell’elemento soprannaturale, e a tratti anche del paranormale, per approdare nell’attualità con cui ci confrontiamo sempre più spesso: quella dell’incomunicabilità tra genitori e figli, del coming out in famiglia e della triste piaga dell’omofobia.
I sogni diventano pertanto, al di là di ogni credo spirituale e religioso, lo strumento attraverso cui Emma continua a comunicare con uno dei suoi due figli, a causa della perdita improvvisa che sconvolge totalmente il suo nucleo familiare. Un evento inatteso che mette in moto anche scoperte decisive e svela i segreti meglio nascosti tra i suoi cari, perfetti sconosciuti l’uno per l’altro.
L’assenza di comunicazione nell’era dell’interconnessione e della convivenza forzata (causa pandemia) è il paradosso più grande mai vissuto nella nostra società, che si dichiara aperta e cosmopolita sulla carta, per poi dare filo da torcere alle diversità di genere, di orientamento sessuale e persino culturale, con l’episodio della giovane Adila, nata e cresciuta in Italia ma di origine pakistana, esemplare nelle sue contraddizioni.
Omosessualità, omofobia (nella seconda parte del libro un attacco ci ricorda che il virus dell’odio in Italia è quello che circola più di tutti), e il tema dei nuovi italiani si intrecciano alle visioni oniriche e alla vita ultraterrena della giovane madre Emma, impegnata nella prova più difficile di tutte: guidare gli uomini della sua vita verso un’elaborazione del lutto e verso il superamento delle sfide più gravi, con tutto l’amore materno possibile.
L’appuntamento letterario del 7 luglio prossimo, che si svolgerà nella piena osservanza delle norme anti covid-19 di distanziamento sociale e soprattutto all’aperto, offrirà quindi spunti interessanti per dibattere delle problematiche che ci riguardano ogni giorno.