
Si è svolta sabato 11 ottobre la terza edizione della notte bianca del Vomero, che per quest’anno recava il titolo “Vomero notte 3.0”. Impossibile non notare il richiamo alla dimensione della migliorata efficienza organizzativa, laddove si è infatti cercato di migliorare la gestione e la sicurezza degli spazi anche e soprattutto sulla scorta delle precedenti edizioni, creando un dispositivo di traffico ad hoc. Ma vediamo meglio come si è svolta la serata, anticipata da una grande comunicazione che ha coinvolto l’interesse mediatico campano. Come ogni anno la nottata è partita presto, già dal pomeriggio, infatti, le strade e le piazze vomeresi brulicavano di persone. Tra queste ultime, solo una minoranza composta dai residenti, che in molti casi hanno preferito cambiare zona per una sera o restare a casa per evitare inconvenienti con l’auto e il grande affollamento dei mezzi pubblici. Questi ultimi hanno effettuato servizio fino alle 3.30, proprio per consentire di raggiungere le varie zone, ma come di consueto, la stazione Vanvitelli è stata chiusa e molti sono stati i cittadini riversati nelle altre fermate, con un prevedibile caos.
Tutto ciò non ha però impedito di godere delle iniziative organizzate, che sono state molteplici, per i giovani come per altre fasce d’età. Oltre alle piazze centrali del Vomero, la notte bianca ha toccato anche i parchi, i quartieri di Arenella e Rione Alto, con eventi musicali, gastronomici, culturali, artistici, sportivi e di animazione per bambini. Lo stadio “Collana” e San Martino, invece hanno accolto giovani a frotte trasformandosi in discoteche a cielo aperto, dove si è ballato fino a tarda notte sotto le stelle, ma in alcuni momenti anche sotto qualche goccia di pioggia. I djset hanno trovato anche altre collocazioni, tra le quali ha riscosso un elevato successo quella in via Solimena, dove nel contesto di London Vomero è stato possibile ammirare anche un’opera di street art. Non è mancato il punto jazz di piazza Fuga, il Cuore gastronomico di Antignano e l’esibizione della Fanfara del 10° Reggimento dei Carabinieri Campania.
Una novità è stata “ArricreArte”, presentata dall’associazione ArriCreare, la quale ha portato in Floridiana artisti, artigiani, collezionisti e designers, creando un’occasione di vetrina e vendita per permettere ai creativi di entrare in contatto col pubblico. Sempre la Villa Floridiana, ha ospitato Bike Sharing Napoli e ha provveduto inoltre ad offrire un aperitivo ai suoi numerosi visitatori. Non sono mancate altre esibizioni in giro per il quartiere, ma soprattutto è stata tanta la partecipazione e il gradimento generale dell’iniziativa.