
NASTRI GRANDI SERIE NAPOLI 31-05-2025 PREMIAZIONE VILLA PIGNATELLI
Tra emozioni, storie potenti e interpretazioni indimenticabili, cala il sipario sulla quinta edizione dei Nastri d’Argento Grandi Serie, che quest’anno ha acceso i riflettori sulla bellezza della serialità italiana nel cuore di Napoli, a Villa Pignatelli.
Due le grandi vincitrici assolute della serata, premiate dai Giornalisti Cinematografici tra i titoli più amati del pubblico: L’arte della gioia, diretta da Valeria Golino per Sky, e Questi fantasmi!, il film TV tratto da Eduardo De Filippo per Rai, firmato da Alessandro Gassmann. Due opere profondamente diverse, ma ugualmente capaci di toccare il cuore e la mente degli spettatori, che conquistano i Nastri d’Argento 2025 come migliori serie ‘Drama’ e miglior ‘Film TV’.
Ma è M – Il figlio del secolo (Sky) ad aggiudicarsi il prestigioso titolo di Serie dell’anno, designato dal Direttivo Nazionale. Tratta dal romanzo Premio Strega di Antonio Scurati, la serie diretta da Joe Wright ha visto un’interpretazione memorabile di Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini, premiato insieme all’intero cast e a una squadra creativa d’eccellenza che include Stefano Bises, Davide Serino e lo stesso Scurati per soggetto e sceneggiatura.
Il riconoscimento va anche ai produttori: Nils Hartmann (Sky Studios), Lorenzo Mieli e Annamaria Morelli per The Apartment, in collaborazione con Fremantle e Cinecittà.
Sul fronte del ‘Crime’, tra i titoli più seguiti della stagione, spicca Avetrana – Qui non è Hollywood (Disney+), che ha saputo raccontare una delle vicende più drammatiche della cronaca italiana con rigore, sensibilità e una straordinaria interpretazione di Vanessa Scalera nel ruolo di Cosima Misseri. Applausi a Napoli per il regista e sceneggiatore Pippo Mezzapesa, e per la squadra di autori e produttori che ha reso possibile questo racconto.
Risate, emozioni e musica nella miglior serie Commedia: Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883 (Sky). Un omaggio generazionale che ha conquistato critica e pubblico, portando sul podio i giovanissimi Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli come rivelazioni dell’anno. Premiati anche i registi Sydney Sibilia, Francesco Ebbasta e Alice Filippi, oltre agli sceneggiatori e ai produttori.
La serialità italiana conferma la sua forza anche nella formula ibrida del dramedy, dove trionfa Tutto chiede salvezza – stagione 2 (Netflix), per la regia di Francesco Bruni e prodotta da Picomedia. Una serie intensa, delicata, che ha il merito di trattare con profondità i temi della salute mentale e della dignità umana, ispirandosi al romanzo di Daniele Mencarelli.
Il nome di Eduardo De Filippo risuona ancora tra i più amati: Questi fantasmi! (Rai) è stato in assoluto il titolo più votato. Alessandro Gassmann guida un cast eccezionale con Massimiliano Gallo, Anna Foglietta, Alessio Lapice e Maurizio Casagrande. Un omaggio sentito e appassionato alla tradizione teatrale italiana, trasposta con grazia e intensità sul piccolo schermo.
Tra i cinque volti iconici della stagione scelti dai giornalisti spiccano nomi di grande rilievo: Monica Guerritore per Inganno (Netflix), Luca Marinelli per M, Alba Rohrwacher per L’amica geniale – Storia della bambina perduta, Kim Rossi Stuart per Il Gattopardo (Netflix) e Vittoria Schisano per La vita che volevi (Netflix). Proprio quest’ultima serie, firmata da Ivan Cotroneo e Monica Rametta, ha visto premiato anche Alessio Lapice, amatissimo anche per il suo ruolo in Imma Tataranni.
Tecla Insolia, magnetica protagonista de L’arte della gioia, è tra i volti più celebrati della serata, accanto a Filippo Timi, straordinario in Dostoevskij (Sky) dei fratelli D’Innocenzo, che ricevono un premio speciale per la coerenza stilistica tra cinema e serialità.
Grande attenzione anche agli interpreti non protagonisti: da Valeria Bruni Tedeschi e Jasmine Trinca (entrambe ne L’arte della gioia) a Guido Caprino, in una vera e propria affermazione collettiva per la serie tratta dal romanzo cult di Goliarda Sapienza.
A ricevere uno dei riconoscimenti più simbolici è Alice Urciuolo, vincitrice del Nastro d’Argento SIAE per la sceneggiatura con Adorazione, romanzo che ha segnato il suo debutto nel mondo delle serie dopo il successo di Skam Italia e Prisma. Per lei e per tutti gli sceneggiatori premiati, anche le ormai classiche Penne d’Argento firmate Campo Marzio.
Non poteva mancare un omaggio speciale a Salvatore Esposito, premiato dalla Film Commission Regione Campania per i suoi vent’anni di carriera e per il rilancio del personaggio di Piedone, reso celebre da Bud Spencer e oggi tornato sullo schermo grazie alla sua intensa interpretazione.
Foto copertina di: Leonardo Puccini/SNGCI
Fonte foto: uff. stampa Nastri D’Argento e Film Commission Reg. Campania