
Il progetto di aprire una nuova biblioteca nel quartiere di Forcella, il cuore di Napoli, prende le mosse da un’iniziativa di Giovanni Durante, papà di Annalisa, l’innocente ragazzina di quattordici anni colpita a morte durante uno scontro a fuoco tra clan camorristici, il 27 marzo del 2004.
Già da qualche anno è iniziato un vero e proprio “bookcrossing” nel quartiere e all’occasione sono stati predisposti spazi per lo scambio di libri, a volte presso negozi o anche per strada dove ognuno può depositare liberamente un libro e prenderne in adozione un altro, a piacimento.
Nel 2014 questo tipo di iniziativa ha fatto parlare di sè anche fuori dei confini della città partenopea e sono pervenute diverse donazioni, si tratta di alcune migliaia di libri, destinate all’associazione Annalisa Durante. Quello che occorre fare è organizzare e catalogare i libri per permettere che la comunità ne possa fruire liberamente.
Il Comune ha già da alcuni anni ha messo a disposizione i locali di piazza Forcella (ex supercinema) per farlo diventare il centro delle opportunità, secondo il desiderio di Giovanni, il papà di Annalisa, il quale ha promosso molte iniziative, tese ad accrescere e alimentare la voglia di cambiare di questo quartiere contraddittorio e vitale. Ha allestito rappresentazioni teatrali, mostre fotografiche e altro. Oggi, questa della biblioteca è un’altra occasione per consentire ai giovani di Forcella e di Napoli di utilizzare non solo un piccolo patrimonio di carta ma di crearsi una possibilità di crescita, di cultura, e anche di svago e di socializzazione.
Già il nome del Centro scelto da Giovanni è significativo, “il centro delle opportunità” quelle che fino ad oggi sono mancate a giovani che troppo spesso sono lasciati soli dalle istituzioni, dagli adulti e ancora di più in un territorio che è terra di scontro e di combattimento e non un luogo di incontro, di avvicinamento e di condivisione. Sono questi invece i valori che quest’iniziativa promuove e che questo centro rappresenta e per questo auspichiamo che le donazioni non finiscano ma anzi siano sempre più cospicue.