
“Chi ama, non dimentica”. Non ci potrebbe essere uno slogan più adatto per descrivere le sensazioni che avvolgono la città di Napoli ed i napoletani, nella giornata odierna, che non fluisce in un’ordinaria e falsa tranquillità, tipica di una grande metropoli.
Infatti, il 4 gennaio 2015, appena due anni fa, veniva a mancare il figlio di Napoli, ad honorem: Pino Daniele. Il tempo trascorre inesorabile e nessuno lo riporterà mai indietro, ma l’affetto dei napoletani e dell’universo musicale è rimasto intatto, quasi come se si fosse fermato a quel nefasto giorno. In questi due anni, molti artisti, come Vasco Rossi, Eros Ramazzotti e Jovanotti, hanno voluto omaggiare, sia l’artista, che la persona, ritagliando nei loro concerti, spazi, alquanto toccanti, dove riecheggiavano, le canzoni, più celebri ed apprezzate, presso il pubblico.
Ma è soprattutto a Napoli, nella sua Napoli che descrisse come nessuno mai, che si susseguono una serie di appuntamenti volti a ricordare le gesta di Pino. Il museo della Pace MAMT ha deciso di allestire un intero piano dedicato esclusivamente a Pino Daniele. In tale spazio, sarà possibile visitare gratuitamente gli oggetti cari del poeta napoletano, dagli strumenti musicali alle registrazioni delle opere. Alle ore 18, presso la via Santa Maria Nova è previsto un flash mob, un incontro aperto a tutti, dove i fan si incontreranno per intonare le note di “Terra Mia”, la celebre canzone del 1977.
Alle 21 e 30, ci sarà un altro momento toccante: i fan in compagnia del pianista Vicenzo Danise, si ritroveranno dinanzi al Borgo Marinari per omaggiare “sotto le stelle della città che sorge sotto le pendici del Vesuvio”, la memoria del figlio di Napoli. Un altro incontro emozionante si terrà il 5 gennaio: in Piazza del Plebiscito, a partire dalle ore 21, si svolgerà un Silent Party, dove ciascuno, con le proprie cuffiette, ascolterà un brano di Pino Daniele. La ricchezza che Pino ha lasciato nei cuori di tutti noi ha un valore inestimabile, non quantificabile sotto il mero profilo dei beni materiali.
Per il coraggio di fondere innovazione e tradizione, per la semplicità che lo ha sempre contraddistinto, ma soprattutto per l’amore nei confronti del suo popolo, Pino Daniele merita di essere ricordato, in maniera così calorosa ed affettuosa, dalla sua città e di essere cantato “int‘e viche miezo all’ate”. Riprendendo i versi di un celebre canzone, possiamo dire certamente che “ Napulè è Pino Daniele”. Ciao, Pino.