
Secondo quanto quanto afferma il rapporto Eurispes 2015, gli usurai in attività sarebbero 40mila e molti di questi operano al nord Italia. Dunque purtroppo così come mostrano i dati, il fenomeno dell’usura continua a crescere sempre di più ed infatti, si assiste ad un aumento impressionante di fatti di cronaca che confermano tale andamento negativo. L’ultimo (almeno in ordine cronologico) è avvenuto a Napoli, Torre Annunziata. I carabinieri del posto hanno scoperto e successivamente arrestato 5 persone che prestavano denaro a pensionati e piccoli imprenditori in gravi difficoltà economiche per poi chiederne la restituzione ad un tasso di interesse che superava il 140% annuo.
L’operazione, scattata all’alba di giovedì 5 febbraio, è il frutto di indagini che duravano ormai da mesi e che hanno permesso di far affiorare la verità: le vittime erano per lo più pensionati, artigiani e piccoli imprenditori, le persone più colpite dalla crisi, ignorate dalle banche e più in generale “dimenticate” da uno Stato che a parole promette mari e monti ma nei fatti non mette a disposizione nessuno strumento efficace per risollevare le sorti del paese. Venivano avvicinate con la promessa di soldi facili e abbagliati dalla possibilità di risolvere (o perlomeno tamponare) i loro problemi economici, cadevano nella trappola e, subito dopo messi con le spalle al muro dai debiti che erano costrette a fare per pagare i primi prestiti. Un circolo vizioso che non avrebbe potuto spezzarsi se non con l’intervento delle forze dell’ordine. Le cinque persone attualmente agli arresti dovranno rispondere di usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria.