
Questa sera alle 20.45 al Santiago Bernabeu, il Napoli sfida il Real Madrid campione in carica negli ottavi di finale di Champions League: “servirà faccia tosta e follia” afferma Sarri.
Maurizio Sarri dice di affrontare il club spagnolo senza nessuna paura. Del resto di fronte ai campioni d’Europa e del mondo, è inutile arretrare. Il tecnico del Napoli, ha le sue certezze sull’atteggiamento da tenere contro i campioni spagnoli tanto che ci scherza su: ”Ho il dubbio se schierare tre o quattro punte…”.
Dallo stadio Comunale di Stia, piccolissimo borgo in provincia di Arezzo, alla panchina del Santiago Bernabeu. Dalla seconda categoria dilettanti agli ottavi di finale di Champions League. Dal 1990 ad oggi, in 27 anni di carriera, Maurizio Sarri ha fatto un bel po’ di strada e questa sera nel suo debutto in Champions League, guiderà il Napoli contro la squadra più forte e titolata del mondo in un’avventura esaltante per tutti: per il tecnico, per i calciatori, per il presidente De Laurentiis ed i dirigenti, per i tifosi azzurri che in questa ore stanno invadendo la capitale spagnola e stanno toccando la felicità con un dito.
Il Napoli sarà sostenuto da circa diecimila tifosi, presenti sugli spalti del Bernabeu e da Diego Armando Maradona.”Spero – dice il tecnico – che Maradona abbia il tempo di incontrarci e dire due parole alla squadra. Trovarsi di fronte una leggenda che ti parla, che ha fiducia in te, ti dice che puoi fare una buona partita, è “benzina”. ”Non so se il fattore campo – spiega l’allenatore del Napoli – potrà influire. La nostra è una squadra che può fare bene sia in trasferta che in casa. Io sento tanti discorsi su questo stadio e sulle difficoltà a giocare al Bernabeu. Ma lo stadio tutto il prestigio lo deve al fatto che qui dentro si è sempre esibita una squadra fortissima”. ”Abbiamo cercato di curare tutti i dettagli della gara – racconta Sarri – anche se sappiamo che contro il talento non ci sono grandi antidoti. Si può cercare di limitare, ma alla fine un colpo di talento può decidere la partita”. ”Quel che è importante – conclude l’allenatore – è che noi stiamo cominciando a crescere il nostro livello di mentalità. Dobbiamo dimostrare ancora qualcosa a livello di personalità e dobbiamo cominciare adesso. Accetto tutto, qualsiasi risultato, ma non accetto una prestazione timorosa. Se si sta chiusi in area di rigore novanta minuti è perché ci tengono in area, non perché non abbiamo il coraggio di tenere fuori la testa”.