
In Campania iniziano a essere sempre di più le scuole occupate dal personale Ex LSU-ATA che, “inkazzati” e desiderosi di risposte stanno facendo sentire la loro voce. Dall’
87esimo circolo di Napoli all’
Istituto Enrico Berlinguer di Secondigliano dove proprio questa mattina i lavoratori hanno occupato la scuola non facendo svolgere regolarmente le lezioni. La questione di basa in primis sulla imminente scadenza del contratto di lavoro di circa 24.000 dipendenti di cui circa 11.000 nel centro sud e 5000 in Campania. [divider] In generale le lamentale nascono dal fatto che il
MIUR
ha attuato una nuova gara di appalto per le pulizie nelle scuole a gestione CONSIP – una società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che ne è l’azionista unico – che sta determinando la riduzione del salario a circa 300 euro al mese. In particolare per la regione Campania la gara Consip è stata invalidata e i lavoratori verranno licenziati il 28 febbraio senza avere neanche la certezza che ci sia una ditta subentrante. Inoltre, una delle questioni che fa più rabbia, è che probabilmente le spese legate all’appalto di ditte esterne da parte dello Stato sarebbero pari, se non inferiori, a quelle che comporterebbero le assunzioni definitive dei collaboratori scolastici. Una delle proposte dei lavoratori, quindi, è quella di internalizzare il servizio di pulizia nelle scuole attraverso l’inserimento nelle graduatorie ATA dei lavoratori ex LSU con il riconoscimento del servizio prestato nelle scuole dal 1995 ad oggi, (tenendo anche conto che gli ex LSU determinano, sui posti in organico del personale ATA, un accantonamento di posti del 25% equivalente a 11.800 posti).
i lavoratori minacciano di continuare la protesta, costringendo probabilmente, i dirigenti scolastici a non far entrare gli studenti nelle scuole date le condizioni igieniche non garantite.[divider]
Guarda l’intervista a Giuseppe Piccirillo-rappresentante della categoria
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