
La provincia di Milano, nei mesi di settembre e ottobre 2014, è stata colpita da diversi reati che hanno creato paura tra gli abitanti e i proprietari dei negozi. Rapine e minacce caratterizzavano questi eventi. Un’indagine durata dieci mesi, durante i quali si è cercato di fare luce sulla vicenda, trovando i responsabili. La soluzione al mistero è giunta oggi: cinque uomini sono stati arrestati a Milano, su richiesta del Pm Enrico Pavone. Si tratta di cinque uomini di origine rom, precisamente di etnia sinti che erano residenti nei campi nomadi di via Idro e di via Chiesa Rossa. I rapinatori sono stati arrestati per i seguenti reati commessi: furto aggravato, rapina aggravata, porto abusivo d’armi da sparo, ricettazione e riciclaggio di vetture, lesioni. Non si tratta della prima volta che delle rapine vedono coinvolte persone provenienti da questi campi. Lo scorso anno, altri sei membri di questo gruppo erano stati arrestati poiché presi in flagranza di reato vicino al campo di via Idro in seguito a due rapine in negozi dove si sono recati armati di fucili e pistole. Per due di loro, oggi un nuovo provvedimento di custodia. Le rapine effettuate l’anno scorso si caratterizzavano tutte per alcuni elementi in comune come la violenza dei rapinatori nei confronti degli esercenti e degli avventori con minacce, colpi di arma da fuoco e percosse. Dopo dieci mesi, il caso è stato risolto e la provincia di Milano può tornare a stare tranquilla.