
Un policlinico di Santi e Madonne, invocati continuamente e avvolti dal tessuto onirico di cui la città stessa è composta, così Claudio Di Palma, curatore della sezione Sport Opera del Napoli Campania Festival e interprete dello spettacolo “Maradona Concerto” introduce lo spettattore in quello che è un’emozionante viaggio di 60 minuti tra Napoli e Diego Armando Maradona, sulle noti sublimi al piano di Danilo Rea.
Un volo dall’alto, ad ala di gabbiano, difficile accostarsi diversamente al grande calciatore che dalla città è stato vissuto, fagocitato e così con un coro malinconico e slabbrato del classico “Alè Alè oh oh” Di Palma inizia il suo dialogo con Diego. “Diego che balla, Diego con il culo di fuori, Diego stravisato, Diego arrabbiato” una reiterazione dolente che fa luce su Diego, persona fragile e fortissima, sulle sue mille contraddizioni ma non c’è nessun processo, nessuna condanna, solo la voglia di ricordare e omaggiare il grande Campione.
Al tempo di un tango, un passo atras, un gancio e un tiro in porta, Diego danza, crea mondi mai visti, Diego che ci ha levato i paccheri da faccia, Diego l’altruista in campo ed ecco che parte la proiezione di una delle sue mirabolanti partite mentre scarta gli avversari e segna quei gol da manuale.
E il viaggio continua con riferimenti ai grandi della storia, a Michelangelo e al suo uomo con le ali che vola, così come Diego il cui volo si è fermato negli ultimi 25 anni quando è stato solo spettatore malinconico della sua stessa vita che oramai guardava stanco dalla poltrona. Vittima e carnefice di se stesso, come la città che lo ha accolto tra gloria e fiele, cadute e trionfi.
Emoziona e commuove il testo di Ruggero Cappuccio, Roberto De Simone e Benedetta Palmieri che con l’interepretazione ineccepibile di De Palma, scene essenziali ma efficaci (una rete in ferro e degli scarpini) rende un sentito omaggio a Maradona. Alè Ale’ Oh oh…
MARADONA CONCERTO
TESTI DI RUGGERO CAPPUCCIO, ROBERTO DE SIMONE, BENEDETTA PALMIERI
CON CLAUDIO DI PALMA E DANILO REA (PIANOFORTE)
SPAZIO SCENICO LUIGI FERRIGNO
PRODUZIONE ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO