
Numerose sono le proteste degli abitanti del Centro Direzionale, la piccola Manhattan napoletana, per la presenza h24 di giovani ragazze dell’est che donano il loro corpo agli acquirenti del sesso. Il fenomeno, denunciato più volte, sta dilagando in quanto le giovani ragazze stazionano a qualsiasi ora del giorno e della notte in via Taddeo da Sessa sotto gli occhi di donne e bambini che dai balconi delle Torri, assistono impotenti a tale degrado morale. A tale fenomeno, si aggiunge un altro ancora più sconcertante ossia, la prostituzione minorile e quella di sesso maschile che contribuisce ad aumentare il senso di completo abbandono del cuore economico della città. Ricordiamo che il Centro Direzionale di Napoli fu, fortemente voluto dalla politica napoletana degli anni 70’ che affidarono la realizzazione del progetto al famoso architetto giapponese Kenzō Tange mentre per la costruzione delle famose Torri, si affidarono ad altrettanti famosi architetti come Renzo Piano, Massimo Pica Ciamarra e Nicola Pagliara.
Attualmente è sede di numerosi uffici della Regione Campania, Telecom Italia,Camera di Commercio. Malgrado la presenza delle istituzioni nella cittadella, il fenomeno della prostituzione dilaga pertanto, una massiccia raccolta firme è stata portata avanti dagli stessi abitanti stufi, della noncuranza delle istituzioni locali. Si sono fatti carico dell’iniziativa anche i Consiglieri di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale della IV Municipalità inaugurando il Gazebo “Anti – prostituzione” con la partecipazione del deputato di Fdi-An Marcello Taglialatela, il Portavoce cittadino Luigi Rispoli ed i Consiglieri Comunali Enzo Moretto e Marco Nonno. Tale raccolta firme,fanno sapere gli esponenti di Fdi-An, “ha lo scopo di istituire un’ordinanza sindacale come previsto dall’articolo 54 del decreto legislativo n° 267 del 18 agosto 2000”. Per il momento dal Comune, nessun riscontro e intanto, le “lucciole” continuano ad illuminare il Centro Direzionale di Napoli. Seguiremo l’evolversi della vicenda.