

Hanno avuto anche il coraggio di firmarlo. E’ diventato ormai tristemente virale l’immondo striscione (nell’immagine) comparso nella serata di ieri a Verona, nei pressi dello Stadio Bentegodi, con il quale l’incivile tifo veronese (Curva Sud) ha indicato le coordinate della città di Napoli (“40° 50’ N 14° 15’ E) quale possibile meta dei bombardamenti del tragico conflitto russo-ucraino.
Un gesto becero e indecoroso che rimanda ai giorni – di un paio d’anni fa – quando all’alba della pandemia da Covid 19 a Brescia, sugli spalti dello stadio Rigamonti, i tifosi – dell’idiozia non di calcio, s’intende – cantavano “Napoletano coronavirus”.
Ebbene, al peggio non c’è mai fine. Non basta dover fare i conti con quotidiane immagini strazianti e sanguinose provenienti dalle città ucraine, che raccontano di donne, bambini, anziani e uomini costretti al freddo, senza viveri, in lotta ormai perenne con la morte che bussa alle porte di casa, a suon di cannoni e colpi di mortaio. A quanto pare ci tocca sorbirci anche la violenta ed irreversibile inciviltà di tifoserie e territori – come quello scaligero – che auspicano bombardamenti letali – e quindi vittime, morti – in terra nostrana. Quegli stessi territori, del resto, che inneggiano da decenni ad eruzioni vulcaniche, a cataclismi, alla morte di propri connazionali (“Vesuvio lavali col fuoco”).
Perché di questo si tratta: di invocare la morte di propri concittadini e, cioè, un concetto paragonabile – né più e né meno – ai sentimenti che, covati ed acuiti, hanno ispirato le pulizie etniche, le guerre civili e le nefandezze di cui il XX secolo è stato, ahinoi, pieno.
E non è una questione di “pochi imbecilli cui non va data pubblicità”. E no, così è troppo comodo. A certe cose va dato nome e cognome. Il deplorevole sentimento di odio che alimenta da sempre certi territori deve trovare una risposta ferma e decisa a livello normativo e sanzionatorio. E’ il Presidente della Repubblica Mattarella a dover richiamare tutti all’ordine. E’ il Parlamento a dover mettere questo obbrobrio con urgenza all’ordine del giorno. E’ la FIGC a dover valutare la condotta di sostenitori (o meglio: imbecilli) manifestamente riconducibili all’Hellas Verona.
Così come la comunità europea e mondiale in queste ore isola e mette, di fatto, al bando la Russia Putiniana – senza alcun indugio e tentennamento – va fatto con fermezza lo stesso con questi “tifosi sportivi”, che sportivi non sono, che rappresentano piuttosto il volto più brutto e indecente del nostro bel paese.