Nato nel dopoguerra, in piena crisi economica, il caffè sospeso è un’usanza napoletana di offrire, per una occasione di felicità o come atto di solidarietà, un caffè ad uno sconosciuto pagandolo anticipatamente. Diventata pratica famosa in tutto il mondo sta tornando in voga un po’ ovunque come risposta alla crisi di questi anni. E sono diversi i prodotti che hanno preso in prestito l’usanza partenopea, come ad esempio la pizzeria “Concettina ai Tre Santi”, nei vergini del quartiere Sanità, che lanciò qualche anno fa la pizza sospesa per i meno abbienti. Oggi arriva il “libro sospeso”, a Polla (Sa) il primo caso è diventato, proprio come il caffè, un esempio di solidarietà e condivisione. Moltissime le librerie che, non tanto per soldi ma proprio per perpetuare una tradizione dal forte simbolo comunitario, hanno fatto propria questa pratica. Da Genova alla libreria “Booksin” dove è stato allestito un vero proprio desk, a Bologna in cui pare essere stato donato il primo libro della catena di solidarietà, scendendo in Toscana, sono tutti impazziti per l’originale concezione di regalo tutta partenopea. E dal 23 aprile al 5 maggio, a partire dalla giornata mondiale del libro, tutte le librerie Feltrinelli invitano i loro clienti ad acquistare un “libro sospeso” e lasciarlo al cliente successivo. Il donatore potrà destinare il libro a un uomo, a una donna o a un bambino (un bollino colorato specificherà a chi si era pensato) e potrà personalizzarlo con una sua dedica. Allo stesso modo chiunque potrà entrare in libreria e, indipendentemente dal fatto di averne a sua volta lasciato uno, potrà chiedere se vi sia un libro sospeso, lasciato in regalo da un cliente precedente.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui