
Dalla mattina fino a tarda notte, quella del 5 gennaio è una giornata piena per i negozianti, gli ambulanti e le “Befane”. La maggioranza delle persone, infatti, si riversa in strada all’ultimo minuto per completare gli acquisti e i regali per l’Epifania e Napoli non si sottrae a questo appuntamento, anzi amplifica con i suoi colori e il suo folklore questa tradizione già di per sé molto variopinta. Le bancarelle proliferano per tutte le strade e i negozi di qualsiasi genere ne approfittano per esporre calze dai contenuti più vari. Ma il luogo più caratteristico alla Vigilia della Befana resta Piazza del Carmine, nei pressi del Mercato, dove si concentrano decine e decine di bancarelle di ogni genere per trasformare gli acquisti in una festa. Anche i mercati rionali, le bancarelle natalizie e in alcuni casi i supermercati e i bar sembrano essere molto ben attrezzati.
In questa festa ci siamo divertiti a curiosare, scoprendo che la crisi ha inevitabilmente colpito anche questi piccoli venditori, laddove la maggioranza delle persone continua a prendere parte a questo evento più per tradizione e curiosità che non realmente per fare acquisti. Certo, almeno per i negozi sono stati e si prospettano giorni più proficui soprattutto grazie ai saldi, partiti con molto anticipo in Campania proprio per dare una scossa alle vendite. In tutti i casi, nonostante il calo generale delle vendite, i negozianti di dolciumi e di giocattoli hanno comunque riscontrato una tendenza positiva negli ultimi giorni. Inferiori sono stati i valori degli oggetti venduti, ma i volumi di vendita sono stati abbastanza elevati. Un segno, questo, che almeno per far felici i più piccoli si cerca comunque di fare qualche sacrificio. Che dire, l’importante è almeno partecipare a questa festa, se poi ci scappa l’acquisto, tanto meglio, perché anche con un dono apparentemente insignificante si può sempre donare un sorriso.
Le interviste agli acquirenti e ai commercianti