
Gbemontin- La vita ritrovata.
Alle 17,30 di ieri con la presenza del Sindaco Luigi de Magistris, è stato presentato il libro “Gbemontin- La vita ritrovata” edito da ITHeritage e scritto dal Prof. Enrico di Salvo presidente dell’Associazione Sorridi Konou Konou Africa Onlus che persegue finalità di solidarietà, beneficenza, assistenza e soccorso per i paesi disagiati dell’ Africa. In mostra c’erano le fotografie di Fabio Burrelli, alla sua prima esperienza in terra rossa. In aula erano presenti Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II. Modera la giornalista Conchita Sannino. Interventi di Francesco Paolo Casavola, presidente Comitato Nazionale di Bioetica; Raffaele Perrone Donnorso, presidente Nazionale Associazione Sindacale dei Primari Italiani; Fabio Donato, professore di Fotografia presso Accademia delle Belle Arti di Napoli.
Il professor di Salvo è al suo secondo libro. Nel luglio 2013 sono state vendute oltre 1000 copie del primo libro”The Innocent” correlato dalle immagini della fotografa napoletana Luciana Latte.
“Gbemontin- La vita ritrovata”racconta la storia di Suor Julia Aguiar, galiziana, missionaria francescana e del suo Centro dedicato alla cura di un comprensorio di circa 100.000 contadini poveri nel cuore dell’Africa Occidentale. Nell’ambito del programma di cooperazione, l’Università Federico II ha conferito nel 2009 la laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia a Suor Julia per i suoi altissimi meriti umanitari e scientifici. Il libro racconta di lei, del suo ospedale e del lavoro dei Medici missionari. “Suor Julia, che ho conosciuto 12 anni fa, ha dato vita ad un ospedale dove tutti sono accolti e nessuno rifiutato. Lavora quindici ore al giorno e cura, tra le numerose patologie, l’ulcera di Buruli, la nuova lebbra della quale è tra i massimi esperti al mondo. Il libro descrive, quindi, una storia umana e professionale importante e propone un modello esportabile di carità”, spiega il professore Di Salvo.
I proventi del libro saranno destinati a finanziare il prossimo progetto di Suor Julia, quello per la cura e la riabilitazione dei bambini con gravi disabilità motorie di origine cerebrale.
Foto servizio di Claudio Menna.